Dalla base si legge il nome delle via a fianco (ombre rosse) e appena lì a destra parte questa via su una rampa di 4° grado. Il nome della via è presente al secondo tiro.
1° tiro: 4c: salire per tratti facili prima verso destra e poi verso sinistra e su percorso non obbligato arrivare in una cengia alla fine della quale c’è una sosta con cordone blu.
2° tiro:5c, 55 m. Alla faccia del 5c! Tiro in placca con spit radi dove è possibile proteggersi su qualche fessura, attenzione ad allungare le protezioni altrimenti alla fine del tiro vi sembrerà di avere una vacca legata dietro di voi!
3° tiro: 5c, visibili gli spit e tiro un po’ più facile del precedente;
4° tiro: 6b, 30m. Tiro delicato e tutt’altro che banale con protezioni fisse non proprio vicine. L’obbligatorio è su questo tiro e qui il 6a+ obb. mi sembrava un po’ strettino. Seguire gli spit visibili e poi quando si sbuca sulla cengia si vede uno spit sotto ad un tetto in ombra, da lì andare verso dx e poi in sosta.
5° tiro:6b, 50 m. Bellissimo tiro, forse il più bello! Dalla sosta del tiro precedente si vede tutto il tiro, attenzione a qualche passo un po’ lungo tra gli spit iniziali poi la chiodatura diventa plasir, anche qui occhio alla lunghezza del tiro e alle protezioni che mettete perchè altrimenti non avete più solo una vacca all’imbrago, ma fanno già 2! dalla cengia di fine tiro la sosta rimane dietro ad un massone.
6° tiro:6a, 30 m: dalla sosta del 5° tiro si vede uno spit alto a sinistra in un diedro. Tiro bello in fessura
7° tiro:5c, 25 m: tiro che compie una serie di ribaltamenti non del tutto banali, spit visibili.
Dalla 7° sosta doppie sulla via.
Utile una serie di friends fino al 2, eventualmente un 3 e nut anche piccoli (micro).
Roccia rossa (nota geologica che mi è stata insegnata:il serpentino al sole si ossida ed assume un bel colore rosso vivo)e scalata su svasi e gocce sopratutto nei tiri chiave, usare bene i piedi e non guardare la distanza fra le protezioni.
- Bibliografia:
- ossola e valsesia