Si lascia l’automobile nel parcheggio di Rassa e si prende la strada asfaltata della Val Gronda, che ci porta fino a un ponticello di cemento che permette l’accesso alla frazione di Rassetta. Da qui si prosegue lungo il sentiero 261, attraversando la piccola frazione di Fontana. Mantenendosi sul sentiero, si arriva a frazione Goreto, dove bisogna fare attenzione al segnavia, per evitare di imboccare il sentiero 261b, poi 261d, per l’Alpe Campo, che porterebbe comunque a destinazione, ma che risulta essere più impervio (lo scrivo poiché ho spesso visto escursionisti sbagliarsi). Quindi, invece di salire sul fianco della montagna, si prosegue lungo il corso del torrente. Si arriva, cosi’, all’Alpe Salei e, poco più sopra, all’Alpe Piana d’Ovago (il pastore di cui parla la precedente relazione ha dimora qui, nei mesi estivi). Infine, rimanendo sempre sul sentiero 261, si continua a salire e si attraversa l’Alpe del Lago, da cui si prosegue per arrivare, finalmente, al Lago della Seia.
Acqua presente lungo tutto il sentiero grazie al torrente Gronda, facilmente accessibile. Uso dei ramponcini, a partire da poco sopra l’Alpe Piana d’Ovago, caldamente consigliato fino, almeno, a meta’ maggio. Sentiero poco segnato dal Lago della Seia in poi. Sconsiglio ai meno esperti di tentare l’ascesa.