I gradi proposti dalla guida alpina Alberto Paleari nella guida ci sono sembrati abbastanza severi, fare attenzione quindi specialmente se non si è abituati a questo genere di salite, NON E' UNA VIA MODERNA!!!
Consiglio di perdere un po' di tempo al passo della rossa per visionare bene l'itinerario da seguire, infatti una volta che si è in parete risulta più difficile capire dove andare.
Percorrere la rampa verso destra per circa un centinaio di metri (conserva o brevi tiri II grado, si incontra anche una sosta a fix di Think red). poco dopo la sosta di Think red giunti sotto un massiccio scudo di roccia compatta occorre piegare a sinistra per circa altri 50 metri fino a quando questa seconda rampa non termina in prossimità di un diedro ascendente verso sinistra ( sosta su spuntoni da attrezzare).
L1: percorrere lo spigolo a sinistra del diedro fino a raggiungere l la base di un nettissimo diedro verticale regolare alto una decina di metri alla base del quale si sosta su spuntone. ( III+)15m
L2 Alla sinistra del diedro parte una fessura-camino leggermente strapiombante, percorrerla per una ventina di metri fino a che le difficoltà non si abbassano, dopo di che piegare leggermente a destra fino a raggiungere una sosta a fix di Think red.(IV+) 55m
L3 superare un piccolo strapiombo a sinistra della sosta.ignorare i fix di think red e proseguire nella larga fessura di un diedro molto articolato superando una serie di corti strapiombini, uscire a sinistra su una rampa e rientrare a destra su roccia meno bella fino a un blocco su cui si fa sosta. (V) 55m
L4 salire lungo il percorso più semplice prima verso sinistra per aggirare una zona ripida e poi verso destra fino a raggiungere una grotta abbastanza evidente , sosta su cordone in clessidra non molto visibile. (III-) 25m
L5, entrare nella grotte e uscire dalla parte opposta, a questo punto risalire sullo spigolino soprastante la grotta fino ad una cengia su cui si sosta. (III+) 10m
L6 salire sulla faccia destra dell’ampio diedro ascendente verso destra (appoggiata) in direzione di una piccola torre di roccia staccata dalla parete, risalirla sfruttando il camino tra la torre e la parete ( ostico e stretto) fino a montare sulla cima della torre, rientrare in parete e oltrepassare lo spigolo verso destra fino a raggiungere dopo pochi metri una sosta a fix di nuovo millennio. (IV+)
L7 la relazione del Paleari per questo tiro dice: evitare il tiro finale di nuovo millennio, attraversare ancora a destra e dirigersi verso la grande terrazza sovrastata dalle becche strapiombanti della cima (IV). Io ad attraversare a destra sopra la sosta non ci sono riuscito, ho trovato cercando il percorso più facile un vecchio nut incastrato con una fettuccia molto sbiadita, sopra questo ho percorso una fessura di 3 o 4 metri abbastanza difficile da fare con gli scarponi, suppongo di V/V+ comunque tutta azzerabile e proteggibile con un friend n°2 BD e un nut fino a raggiungere un diedro appoggiato che conduceva verso destra alla caverna citata. (25m, V+/ AO o A1)
L8 raggiungere il fondo della caverna e dopo essere saliti per circa 3 metri uscire verso sinistra lungo una piccola cengia (muschio!!!), proseguire in diagonale a sinistra doppiando uno spigolo di roccia e da qui proseguire con percorso non obbligato verso il termine delle difficoltà e quindi alla croce di vetta.(IV+) 30 metri per il tiro più altri 30 per la vetta.
DISCESA: sconsiglio per la miriade di sassi la discesa in doppia sulle vie della Est, noi abbiamo optato per le calate di manie verticali sulla sud, doppie lineari e abbastanza semplici da individuare, attenzione solo alla prima sosta posta sul ciglio della parete! occorre tenere presente che su questa roccia le corde tendono ad incastrarsi molto facilmente!!! testato !
in alternativa è possibile scendere a piedi dalla via normale effettuando solo un paio di brevi doppie, vedere in tal caso la relazione della via normale.
- Bibliografia:
- Alberto Paleari