Tempo brutto alla partenza e per buona parte della salita, quota nuvole oggi a 2200m. Dopo aver letto la precedente relazione non ci pensiamo due volte e saliamo la strada che passa da Karfen e prosegue fino ad incrociare il sentiero 211. Scelta che consiglio nonostante sia un più lunga e a tratti abbastanza ripida. Proseguito senza troppi problemi (fare attenzione in un paio di punti al sentiero un po’ nascosto dalle erbacce) fino al massone (è proprio grosso!) all’imbocco del vallone dell’Alpe Radice. Su bella mulattiera costeggiato l’alpe e proseguito fino ad incontrare una traccia sulla dx (senso di salita) che si stacca da quella principale che sale verso il colle ad ovest del Torrione Mazzucchini. Raggiunto un rudere e proseguito sulla mulattiera delle miniere fino al suo termine, qui una scia di ometti indica dove risalire il canalone (tendenzialmente conviene sempre, anche in caso di bivi, stare a ridosso della parete che lo delimita a sud). Molto meno faticoso del previsto: le pietre non si muovono molto e si trova spesso qualche ciuffo d’erba su cui camminare. Al colletto seguito gli ometti sulla cresta trovando brevi passi di arrampicata e perdendo un po’ di tempo: conviene salire non sul filo di cresta ma trovare tracce di sentiero ed ometti sul versante Ovest (Casias) fino alla vetta.
Trovato in cima Gianpaolo C. (gpaolo) che ci ha sempre tenuto a distanza e salito dal 211. Su suo consiglio in discesa preso anche noi il sentiero trovandolo non in così buone condizioni: fino all’Alpe Colau vegetazione molto alta, da questa all’Alpe Lusignetto è stato massacrato dalle mucche e ci sono tracce ovunque, dopo l’Alpe Lusignetto tende un po’ a perdersi ma dopo 100m di dislivello torna ben evidente fino alla strada.
Bucato a 2200m con panorama eccezionale fino al Rosa.
Ovviamente a parte noi cinque nessuno in giro… Peccato!
Fatta con Bubbola e i soliti fidati Marina&Luigi.