Il terzo tiro,decisamente più facile, percorre una bella placca lavorata e con un divertente muretto verticale riporta alla sommità del pilastro.
La via è interamente attrezzata a spit e nonostante la chiodatura ravviccinata, che permette di tentare la libera senza preoccupazioni,mantiene un impegno notevole per le difficoltà oggettive della scalata.
Difficoltà : 7b (da confermare) 6b obbligatorio.
Necessarie 2 mezze corde la 60 metri e 14 rinvii.Non indispensabili le protezioni mobili
All'altezza del bivio verso destra per le Paretine di Rocca Bianca (cartello), svoltare invece a sinistra attraversando un muretto ed un piccolo prato; seguire il sentiero che piega verso destra (sud), passando in alcuni tratti a mezzacosta, dopo di che con un paio di brevi saliscendi piegare a sinistra (est) ed attraversare il bosco fino ad uscire su una placconata rocciosa, alla cui destra si stacca la traccia che sale alla cima (Belvedere) di Rocca Bianca; seguire la placconata ed un breve tratto di sentiero in discesa, quindi svoltare a destra e seguire la traccia fra le rocce fino ad un piccolo spiazzo di rocce e prato, in vicinanza della sosta di calata per le vie di Rocca Bianca.
Risalire le roccette sulla destra, disarrampicare un breve canalino fra le rocce (II), quindi deviare a destra (faccia a valle) e superare con l'aiuto di una corda fissa il canalone che separa la Rocca Bianca dal Pilastro Rosso; portarsi sulla punta del pilastro fino a reperire la sosta di calata sottostante (25 minuti dall’auto; segni blu ed ometti lungo tutto il percorso; dallo spiazzo della sosta di calata
di Rocca Bianca seguire i segni gialli).
Da questa sosta reperire sulla destra( faccia a monte) la sosta di calata con due spit e due maion, con una calata si è alla base
L’ attacco della via è ben visibile alla base della parete.Dopo i primi metri che richiedono attenzione per la qualità non eccezionale della roccia,un primo ribaltamento non facile(6a+) permette di alzarsi e prendere una fessurina leggermente strapiombante,che si raggiunge con un leggero traverso tecnico verso destra.I successivi metri sono i più impegnativi di questa lunghezza con un singolo passo di blocco duro (6b+) ed un non facile ribaltamento.
Alcuni metri più facili portano alla sosta (2 spit e catena).
Da questo momento, incomincia un vero e proprio viaggio nel cuore del pilastro. Una prima sezione in fessura molto tecnica e di non facile impostazione (6b+) porta nella parte più strapiombante di questa lunghezza che si supera con difficili movimenti che non danno respiro (6c) fino a raggiungere una sezione piu’ verticale ma decisamente più avara di prese dove un passo di blocco molto duro (7a), che si risolve leggermente sulla destra della linea delle protezioni ed un successivo ribaltamento ostico (7a) portano ad un piccolo terrazzino dove è possibile tirare il fiato prima di traversare leggermente a dx e con un altro passo di blocco di difficile lettura (7a) raggiungere i buconi e la sosta posta immediatamente sopra ad essi(2 spit da collegare).In totale la lunghezza vale 7c.
L’ultima lunghezza molto più semplice non supera il v° grado e riporta velocemente in cima al pilastro.
La via è stata richiodata da Dario Santunione e Pajola Claudio Febbraio/Marzo 2016
Salita in libera da Michele Amadio il 18/05/2016