Partito da Staffal, salito al Gabiet con il sentiero 7a che inizia poco prima degli impianti. Fare attenzione all’inizio quando il sentiero svolta a sx in salita; la freccia è un po’ nascosta e si tende ad andare diritto seguendo una traccia che ben presto finisce nel nulla. Dal Gabiet ho seguito la strada per i Salati per poi andare a dx a seguire una marcata traccia che costeggia il torrente. Superata una casetta ho proseguito brevemente per poi guadare il torrente e risalire a dx l’evidente vallone a dx della meta. A questo punto ho incrociato l’evidente sentiero segnalato da frecce gialle e ometti che mi ha portato al pianoro a quota 2700. Visto anche che il vallone che porta al passo Zube era completamente innevato, ho risalito il pendio del Corno Rosso traversando poi a dx fino a un torrione posto a una cinquantina di metri di di dislivello dalla cima. Qua mi sono ricollegato al sentiero di cresta, evidente e segnalato da ometti, che senza alcuna difficoltà porta sotto la cima (se finite su terreno esposto o impegnativo vuol dire che avete sbagliato). La cima è bifida e la punta più alta si raggiunge infilandosi nella cavità che forma il roccione terminale e risalendo su gradoni gli ultimi metri. Come difficoltà direi non più di EE, sicuramente non F come suggerito da alcune relazioni. Incontrato una coppia di escursionisti in discesa nei pressi della vetta e poi un terzetto mentre scendevo io. Giornata inizialmente serena, poi alcune nuvole hanno precluso il panorama sul Rosa.