Bella, bellissima. Da tempo lumavo questa gita dalle sfumature particolari: tutta fuori sentiero, su terreni piuttosto impervi ma non difficili, in luoghi dimenticati estremamente solitari e selvaggi, solo noi tre sul percorso, la montagna pura. Bellissima. Ma ovviamente solo se siete amanti del genere, altrimenti sarete di parere diverso.
La relazione tecnica di pinin è ottima: da Ostafa si prende a dx in leggera discesa il sentiero 12 verso il pinter, si passa sotto la seggiovia e dopo 10 minuti (prima di attraversare il fiume, vedi foto coi bolli), in corrispondenza di una zona con alcuni grossi massi, si lascia il sentiero e si sale su per il vallone.
La traccia si perde inevitabilmente subito, e dunque si risalgono i ripidi prati sovrastanti (30-35) a muzzo, tenendosi preferibilmente sulla sx (direzione di salita). Poi inizia la pietraia, ma non è fastidiosa, ben compatta, ometti ogni tanto, e facilmente si giunge al colle Nord di Testa Grigia q. 3011(per identificarlo dal basso, prendere come riferimento due gendarmi evidentissmi, il colle è tutto a sx). Il colle da’ accesso al lunare pianoro sovrastante, dove un po’ più avanti si trova il sentiero di Gressoney. Ancora alcuni innocui nevai su questo percorso in piano che porta al colle fra i due Rothorn.
Dal colle, una traccia risale la cresta del grande Rothorn. Il terreno si fa più ripido e aspro, e in breve, tra saltini, si arriva sul terrazzo più facile che precede la vetta. Il famigerato camino che avevamo visto in molte relazioni, non l’abbiamo trovato…. O meglio: forse si, se era lui, ma non è di certo un passaggio chiave, dato che la traccia lo aggira traquillamente per facili balze (forse I), a mio avviso non alpinistiche. Giunti in cresta si arriva facilmente alla vetta per un passo al max di I. Panorama strepitoso data la posizione(siamo stati fortunati con la giornata).
In discesa facilmente si tocca anche il piccolo Rothorn, e noi siamo poi risaliti al Bec Forcu (3041m), chiudendo cosi con 3 tremila questa bella giornata. Discesa per la via dell’andata, da fare con più attenzione della salita, data la ripidità.
Gita condivisa con i leggendari Inox Adriana e Roberto, sempre pronti e in splendida forma. A mio parere, la gita è di livello EE grasso, non di più, ma dalle sfumature molto particolari.