Nella parte alta del percorso ottimo panorama sul versante nord dell'Etna
Dal rifugio scendere alla caratteristica chiesetta all’aperto (cartello). Da qui inoltrarsi nella pineta in direzione est e scendere ad una sterrata. Imboccarla verso destra fino ad incontrare una grande colata lavica. Un paio di metri prima piegare a sinistra e scendere costeggiando la colata (qualche segno rosso).
Si perviene ad una larga sterrata che si prende verso destra. Si supera il Rio delle Quarantore e la si segue fino a raggiungere un cancello inserito in un reticolato. Si supera (porta pedonale apribile) e si continua per un breve tratto fino ad incontrare una sterrata più stretta che sale a destra. Tenendo sempre la destra nei bivi si sale su antiche colate fino ad incontrare sulla sinistra un ometto e una labile traccia.
Da qui in breve si giunge alla grotta dei Rotoli, che ha più ingressi . Dal primo si sale e si incontra una diramazione a sinistra, che però si stringe dopo poco. Proseguendo invece si esce e si rientra (vecchio crollo) e si perviene alla parte più interessante con una grande sala e i caratteristici rotoli di lava ai lati del tunnel. Si può ritornare poi sui propri passi o uscire al fondo della grotta e ritornare alla sterrata per tracce.
Quindi si piega a sinistra e si sale per un buon tratto, incontrando un’altra sterrata a destra che scende leggermente (ometto).
La si segue fino ad un bivio. Qui a sinistra di nuovo in pineta , con alcuni tornanti e una scalinata in pietra alla fine si raggiunge il Monte Primo Monte (c’è anche il Secondo Monte più a ovest) 1635 m circa. E’ il cono di un antico vulcano; in vetta una casa della forestale, e un ottimo panorama sull’Etna.
Per la discesa si riguadagna i bivio e si scende a sinistra per lungo tratto nella bella pineta, fino ad un’altra costruzione. Qui si piega a sinistra risalendo per una strada chiusa dalla lava, qui a sinistra, e dopo poco si raggiunge la strada provinciale che porta in discesa al rifugio Brunek, chiudendo l’anello.