Roudel (Cima) Sperone Est di Punta Acuta 2841 m

Roudel (Cima) Sperone Est di Punta Acuta 2841 m
La gita
enzo51
4 25/11/2022
Accesso stradale
Tutto ok

Dal post di chi mi ha preceduto, a distanza ormai di anni alcune cose non tornano, quali ad esempio il colletto Cucetin, non riportato in alcuna mappa che dio si voglia.
Probabilmente il buon Pastore intendeva far riferimento a quello che sulle mappe (le ho visionate tutte) viene inteso come Colle della Bocchetta 2223m, da dove origina lo sperone cui fa cenno il relatore nel suo post.
La quota 2841 indicata col nome di P.Acuta in realta’ porta il nome di P.Apare, e la cresta a scendere al Passo della Longia e’ la sud non la nord che porta da tutt’altra parte.
Sperando l’aver approntato queste correzioni possa in qualche modo servire a fini pratici, passerei alla stesura del mio report adesso in tutte le sue sfaccettature.
Prima cosa quella di non aver toccato neve che da quota 2000 in poi, ben prima comunque di giungere alla Bocchetta da dove ho preso a risalire su per lo sperone sulla destra.
Inizialmente delicato, esposto, imbrattato di neve e, con salti rocciosi netti non tutti sempre evitabili. Qui picca e ramponi indispensabili per procedere un minimo in sicurezza.
Alto sullo sperone ho optato per una variante anziche’ procedere sullo sperone fino in cresta, preferendole il canalino alla sua dx di pari difficolta’, che con andamento curvilineo da dx a sx porta dritto in punta alla Apare con ultimo tratto ormai su teppe.
Tre i punti ostici interni al canale dallo sviluppo di 150 m ca.
Un primo muro in ghiaccio vivo di ca 3/4m superabile sulla dx dove la roccia subito a lato fornisce ottimi gradini per l’appoggio del piede. Un seconda picca che non avevo, qui avrebbe fatto la sua degna parte a incrementare i margini di sicurezza.
Un tratto breve sui 45° porta in coincidenza di una strettoia, a doversi ribaltarsi al di sopra di un corto salto di misto, con delicato gioco d’equilibrio. Qui l’altra picca avrebbe davvero fatto la differenza.
Analogo discorso piu sopra ancora con stesse modalita’ del precedente, poi il canale fila su via liscio senza piu’ intoppi fino all’uscita tutta a sx.
Ed e’ alla 2841 della Apare che si puo’ ritenere conclusa la parte tecnica, non la parte camminabile ad arrivare alla meta vera e propria, per l’ancora lunga cresta spartiacque a offrire qualche spunto interessante a far riappoggiare le mani sul finale, e con neve poca ma instabile a non rendere mai del tutto agevole il procedere.
Scendere al passo della Longia per il crestone sud richiede di una certa attenzione.
La poca neve ma sufficiente a far rallentare l’andatura a scendere il lineare ma lungo vallone della Longia, piu’ la seconda e piu’ complessa parte a tornare giu’ a Pomieri, ha comportato inevitabilmente a dover far notte sulla via del ritorno.

Lungo tutto il giro della durata di 13 ore circa, unica creatura vivente accertata un stambecco maschio solitario.

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