La via secondo gli apritori, doveva continuare verso la sommità dei torrioni, purtroppo, però, alcuni tratti discontinui superiori pongono il giusto interrogativo se sia il caso di impegnare del materiale. In ogni caso i sei tiri presenti sono carini, meglio di parecchi di quelli esistenti al sottostante Ginevrè. La via può essere considerata come un terreno d’iniziazione alle multipitch e alle vie d’ambiente, con chiodatura giusta ma ariosa sul facile, come dovrebbe essere su vie del genere. Attenzione comunque a lame e lamette non sempre stabili e, in discesa, alle doppie che seppur lineari possono creare qualche problema d’incastro nel recupero ( a noi sono filate lisce). L’autunno è la stagione ideale.
Un plauso a Enzo Appiano che alla sua veneranda età trova ancora la voglia d’impegnarsi alla ricerca di nuove pareti e terreni di gioco “in montagna”. Un esempio.