1°g. Da Mauvoisin per strada carozzabile (vietata al traffico) costeggiare con alcuni saliscendi il lungo lago di Mauvoisin alla sua dx salendo (sx orografica).Oltre il lago la strada supera un ponte attraversando cosi la Drance. Lasciata a dx una diramazione che porta al glacier d’Otemma, si continua per quella di sx verso nord in direzione del Glacier de Breney.
La strada attualmente non tocca il rifugio,ma vi passa 100 m a est. Dal ponte pocanzi accennato si puo’ anche seguire il vecchio sentiero che porta piu’ direttamente al rifugio. A piedi ore 3-4 da Mauvoisin.
2°g. Dalla Cab. de Chanrion (2462m) seguire il sentiero ben evidente e segnato con bolli bianchi e rossi che, con alcuni saliscendi, si dirige verso nord, attraversa il fiume del Ghiacciaio di Brenay e porta al Col de Tsafeiret (tratto attrezzato poco sotto il colle).
Si prende ora una bella traccia sulla dx che risale una morena del ghiacciaio, inizialmente sul suo fianco sx, quindi passa sul filo erboso e poi sul versante opposto, compie un lungo diagonale verso NE, infine risale i ripidi pendii detritici sotto il col de Lire Rose dove termina.
Si attacca ora la cresta rocciosa sulla dx di facili blocchi accatastati seguendo una vaga traccia e gli ometti. Si tiene il filo o si passa leggermente sul lato sx. Raggiunto un evidente gendarme si scende ad un colletto, restando sulla sx della cresta (passi di II). Qui l’arrampicata diventa più continua e impegnativa. Si continua sulla cresta fin dove questa si impenna, non farsi tentare di proseguire sul lato sx, ma attraversare in piano per una dozzina di metri verso sx (II), si raggiunge il fondo di un ampio diedro/canale (ometti) che si risale. In alto si devono superare delle placche articolate (II+, cordoni e maillon per un’eventuale doppia in discesa). Raggiunto nuovamente il filo di cresta a quota 3386m, si piega a sx (N) e si prosegue in direzione del grande ometto di pietre, visibile già dal basso, che contraddistingue la quota 3470.
Qui si mette finalmente piede sul ghiacciaio de la Ruinette, lo si risale con modesta inclinazione fino alla sella fra la quota 3710 e la cresta SO.
Si attacca ora la cresta, che dopo un primo tratto di massi e detriti (traccia), diventa affilata, esposta e più impegnativa (passi di II e II+, due cordoni per eventuali calate al ritorno). Nella seconda parte la cresta è più ripida ma più larga e il percorso del filo può essere evitato passando sul ripido ma detritico (o nevoso) versante meridionale (ometti).
Un percorso alternativo segue l’itinerario scialpinistico, non più comodo da percorrere in estate con l’arretramento del ghiacciaio. Dal ponte prima del col de Tsafeiret seguire il filo della morena fino a perdersi sul glacier de Breney. Risalire il ghiacciaio poco inclinato fino a q.2900 c.; volgere ora verso sx (NO) e inerpicarsi per i ripidi pendii che conducono al glacier de la Ruinette, tenendosi a sx del salto roccioso quotato m.3050. Attraversare il ghiacciaio e raggiungere la larga sella nevosa alla base della cresta sud.ovest. Seguire la cresta rocciosa fino alla cima.
Discesa: ritornati al col de Tsafeiret non è necessario ripassare dal rifugio e si può tornare a Mauvoisin seguendo il sentiero che toccati alcuni laghetti scende in riva dx orografica della diga (percorso sempre molto lungo ma più breve di quello seguito all’andata).
- Cartografia:
- IGC n. 5 scala 1:50.000
- Bibliografia:
- Guida dei monti d'Italia Alpi Pennine vol. 2 G.Buscaini - CAS Guide du Valais