Dal piazzale di Rucas; ma è meglio abbassarsi ancora con il mezzo sino a delle caratteristiche baite in pietra (1350 m) da dove si comincia a salire, si traversa in leggera discesa verso la base dell’evidente spallone di destra (prima di raggiungere una cava attiva); lo si risale interamente sino ad un caratteristico colletto (2100 m.) ben evidente anche dal piazzale di Rucas. Quì si può interromepere la parte sciistica (MS 700 m) e lasciare gli sci. La discesa da quì è magnifica e può già appagare ampiamente la salita di questo “gioiello”. Si punta in leggero traverso a sx. ad un caratteristico albero morto fossilizzato (delicato e molto ripido). Si sale poi integralmente lo sperone stando il più possibile a dx. vicini alle rocce (passaggi delicati sia su roccia che su neve e molto esposti). A due terzi un’impennata ulteriore costringe ad un delicato traverso a sx. (45°) per poi continuare sui ripidi pendii terminali
Discesa A piedi sino al colletto oppure con gli sci (40°/45° 4.1/4.2 E3) delicato ed esposto con neve dura trasformata
- Cartografia:
- IGC 1:50.000 MONVISO