- Accesso stradale
- da Bonne 1850 m.s.l.m.
Gita organizzata dalla Commissione gite Alpinismo Giovanile del C.A.I. UGET di Torino.
Da dove si lascia la macchina ci vogliono circa 3 ore per raggiungere il rifugio degli Angeli. Il sentiero alterna tratti in lieve pendenza a tratti più impegnativi, specialmente l’ultimo tratto, superato un bel pianoro erboso dove si trova un laghetto, sale costantemente con tornanti stretti lasciando un pò con il fiato corto…
Il secondo giorno conviene partire abbastanza presto perchè altrimenti si cammina su neve parecchio marcia…Al ritorno si cammina molto bene anche senza ramponi.
DISLIVELLO 1° GIORNO: 1066 METRI
SVILUPPO: circa 3,4 Km
TEMPO IMPIEGATO: 2h, 45 minuti
DISLIVELLO 2° GIORNO: rif.degli Angeli (2916 m)- Testa del Rutor (3486 m)570 metri
SVILUPPO: circa 2,1 Km
Tempo impiegato: 3h, 30 minuti circa
Siamo partiti intono alle 11,15 da Bonne (dal lato occidentale dell’imponente diga)con zaini pesantissimi (come tutte le volte d’altronde…) Siccome gli zaini non erano ancora troppo pesanti, giunti in prossimità delle baite di Arp Vieille ci siamo caicati ancora qualche tronchetto di legno da portare al rifugio, per l’operazione Mato Grosso. Fare ancora 700 m di dislivello con circa 13-14 Kg sulle spalle non è stata per niente una passeggiata. Comunque in 2 ore e 45 minuti abbiamo raggiunto la prima meta, ovvero il Rif. degli Angeli a quota 2916 metri.
Come già avevano annunciato le previsioni del tempo, il tempo è peggiorato e verso sera si sono susseguiti un paio di temporali. Dopo cena (sono rimasto impressionato dalla quantità di roba che sono riusciti ad ingurgitare alcuni ragazzi…)dopo aver sistemato gli zaini, ed il materiale per il giorno dopo (corda, imbraco) siamo andati a dormire verso le 22,00 puntando la sveglia per le 5:00.
Il giorno dopo siamo partiti all’insegna di una giornta splendida di sole, ed lacuni di noi sono andati su in maniche corte (credetemi faceva veramente caldo!!).
La mia cordata era composta da tre persone, il sottoscritto, Luca Longo e l’amico di sempre Luca Sgarbossa.
Abbiamo impiegato più del previsto per raggiungere la meta ma ne è valsa veramente la pena. Dalla cima (3486 m) si gode di un panorama splendido a 360 gradi che spazia dal monte Bianco,Cervino, Gran Paradiso ecc…
E’ stata una giornata splendida, al ritorno, giunti al C.le del Rutor, ci siamo tolti i ramponi, siamo scesi dalla roccette e poi abbiamo proseguito sul ghiacciaio senza ramponi, su una neve parecchio marcia.
Giunti al rifugio abbiamo messo di nuovo qualcosa dentro lo sstomaco, abbiamo risistemato lo zaino e siamo ripartiti verso le 13,30. La discesa è stata abbastanza faticosa sia qqualche doloretto alle spalle e alle ginocchia molto affaticate…come sempre però la fatica è ben ricompensata!!!
Un ringraziamento particolare lo rivolgo ai capigita, Anna ed Eugenio per la scelta del posto. E’ stata una bella gita, dalla cima si gode di un panorama stupendo! Questa volta per fortuna siamo riusciti ad evitare il temporale!
Un grazie particolare a Luca Sgarbossa e Luca Longo i miei compagni di cordata