Il vallone di avvicinamento e la parete stessa sono a fortissimo rischio valanga, per questo è difficile bilanciare condizioni di buon innevamento e sicurezza.
La parete nel complesso si aggira sui 300 metri, di cui 200 circa costituiscono la pala superiore. Questa mantiene un'inclinazione sui 40-45 gradi, per impennare bruscamente (55+) gli ultimi 80 metri. La parte inferiore dà luogo ad un canale più ripido, che con andamento sinuoso ed articolato riconduce al conoide.
Forte senso di esposizione sulla barra rocciosa terminale.
Dalla statale risalire o seguendo il sentiero estivo P41 o cercando passaggi diversi attraverso le balze rocciose a seconda dell’innevamento.
Superato un breve pianoro addentrarsi nel vallone attraverso una stretta e ripida gorgia. Proseguire quindi puntando all’evidentissima parete.
Di qui due possibilità:
-Risalire il breve canale (riga blu), che può costituire una valida variante di discesa, per affacciarsi alla base della pala sommitale.
-Costeggiare il grande gendarme sulla dx e raggiungere il conoide della parete vera e propria.
Risalire quindi la pala sospesa mirando senza percorso obbligato all’affilatissima cresta sommitale: variare il passaggio a seconda dell’innevamento.
Data a titolo puramente informativo:
7/03/2015 - Cristian Botta, Giorgio Bavastrello e Alberto Berloffa