Dall’auto, ci si incammina davanti al porticato della Chiesa Parrocchiale di Sant’ Anna, seguire la strada in leggera discesa giungendo davanti al cimitero, seguire la sterrata a sinistra in leggera discesa, segue andamento pianeggiante sotto il bosco e si giunge al ponte in pietra, denominato “El Punt” sul Torrente Piova. Attraversare il ponte , salire a sinistra vicino agli impianti di depurazione acque di Colleretto Castelnuovo, si giunge ad un bivio, svoltare a sinistra seguire la sterrata fino ad un secondo bivio, proseguire dritti in discesa fin quando compare a destra un nastro bianco legato ad un ramo, deviare a destra e scendere su tracce seguendo i nastri al torrente Toa; guadarlo e percorrere un breve tratto verso valle seguendo una carrareccia, poco dopo svoltare a destra in salita, seguire il tracciato che risale al bordo del bosco, si raggiunge il cascinale Campi e poco oltre si giunge a Borgiallo.
Si attraversa la strada principale e si prosegue su bella strada con guide e cubetti in pietra, risalire la strada e giunti alla terza traversa verso sinistra, seguirla giungendo in breve sulla strada che sale a San Carlo; si supera la chiesetta e poco oltre a sinistra, superato un bel portale in pietra, seguire la stradina che si abbassa fra le case, supera un ruscello su ponte eseguito con tre grosse lastre in pietra, poco oltre si presenta un bivio, seguire stradina in salita (meno marcata) che supera una dorsalina, attraversa un secondo ruscello, poi ancora un terzo ruscello e giunge su un piazzale sterrato dove inizia una stradina asfaltata da seguire in salita e si raggiunge la piazza adiacente alla Chiesa di Chiesanuova.
Attraversare la strada principale e seguire la stradina in salita fra la case, che diventa poi sentiero con scalini in legno e giunge in breve ad un bivio, svoltare a sinistra e su sentiero raggiungere la case Piloni; raggiungere la strada asfaltata, da seguire per tre tornanti, al quarto, proprio nei pressi della curva, inizia il sentiero, contrassegni rossi sui tronchi degli alberi, che con un lungo traverso ascendente risale il bosco e giunge alla Cappella di Belice.
Una traccia di sentiero da dietro la cappella percorre prima in discesa poi in leggera salita il piano alberato e giunge sulla strada asfaltata alle Cascine del Belice, percorrere la strada in salita fino alla curva di quota 1051, proseguire a destra su sterrata, nei pressi un cartello ligneo con scritta “Sentiero a Belice-S.ta Elisabetta”; si percorrono due tornanti in rapida sequenza, si supera un rudere di baita quindi il punto panoramico e prima di giungere al terzo tornate, prendere una traccia di sterrata ormai alberata in discesa, che compie due giravolte e giunge in un spiazzo umido posto a valle di un’antica cava; proseguire ora su sentiero di mountain bike che scorre pianeggiante con diversi saliscendi, raggiunge le case Preti inf. che si superano al di sopra, si prosegue nello stesso verso, dove ora il sentiero è segnalato con tacche di vernice verde e con qualche alternanza di tacche rosse, supera i ruderi Prariund e si giunge nei pressi del grosso traliccio “Superphénix”; proseguire pianeggianti alcune decine di metri, poi seguire il tracciato di bici-moto a destra in discesa ed in breve si giunge e si guada il Torrente Toa, si risale il lato opposto giungendo ai ruderi di un baita, salire a sinistra dei ruderi poi piegare a destra seguendo la traccia che entra sotto la pineta e si va a raggiungere la sterrata, posta sul retro di una casa, risalire alcuni stretti tornanti della sterrata, poi la traccia si defila pianeggiante a destra. Ora ci sono due possibilità di salita, la prima si segue la strada pianeggiante che va ad innestarsi sulla strada asfaltata che giunge da Colleretto Castelnuovo e su questa raggiungere il santuario, soluzione più comoda ma più lunga.
Seconda scelta salire la ripida traccia da mountain-bike che raggiunge la strada più a monte ed in leggera discesa si raggiunge il santuario, via più corta ma più faticosa. Dal santuario si segue la strada in dicsesa verso Colleretto Castelnuovo e giunti al tornate della partenza della sciovia, scendere su prato ad intercettare in basso la sterrata da seguire verso sinistra (est) che va ad attraversare il Rio Rhu di Rondonera e giunge sulla strada asfaltata delle Costere, seguire quest’ultima in salita fin quasi a giungere alle Case Vacchetta, dove poco prima in basso a destra, inizia il sentiero che con un primo tratto in leggera discesa ed un secondo pianeggiante giunge al Rio Crosa, lo si supera si prosegue, ora si percorre un tratto di grossa mulattiera, dove in sede vi scorre pure un ruscelletto, segue un bel traverso su buon sentiero; ci si abbassa vicino ad una vasca forestale, si piega a sinistra si risale leggermente ed arrivati nei pressi del Torrente Piova, ci si abbassa al torrente e si supera sul bel ponte in legno; seguire ora la traccia trasversale molto evidente che con andamento a leggero saliscendi raggiunge la baita senza nome (dovrebbe essere Sota sup.), passando sul retro di questa sempre pianeggiante si raggiungono le prime baite della zona Vernetti; percorrendo la sterrata si raggiunge la casa dell’acquedotto di Fontanafredda e ed in discesa su asfalto si raggiunge il terzo santuario ovvero la Cappella della Visitazione.
Da quest’ultima si torna leggermente indietro ad intercettare il sentiero che va verso est e raggiunta la dorsale si segue la traccia di destra in discesa che raggiunge la strada nei pressi del grande faggio col n° 1 ed il cartello “Via Cappella 110”. Da questo punto si segue il percorso su sterrate segnato come 2VP che scende a Moris poi a Villa Castelnuovo. Superata Villa Castelnuovo si possono scegliere due soluzioni per aggirare il risalto costituito dal Bric Filia: il primo consiste nel percorrere il sentiero sul versante nord-ovest, indicato sulla carta come “it. C”, mentre nel secondo caso si percorre la sterrata che aggira a sud-est il risalto, indicato sulla carta come “it. D”; entrambi gli itinerari terminano sella strada provinciale a poca distanza uno dall’altro, si prosegue su strada in direzione Castellamonte e si prende la prima sterrata a destra che in breve giunge a Sant’Anna Boschi a chiusura del lungo giro ad anello.
- Cartografia:
- Mu Edizioni - Cata della Valle Sacra