- Accesso stradale
- parcheggio all'alpeggio Valcavera, non molti posti auto
Inizio molto soft con la strada sterrata fino al Gias Serour, in lieve discesa (al ritorno sarà un po’ noiosa). Poi il sentiero, indicato dal cartello, non è molto evidente attraversando una zona dedicata al pascolo e comunque con erba alta, ricordarsi di deviare a sinistra puntando al valloncello tra le due cime di giornata. Più in alto, sopra un dosso, il sentiero diventa marcato (antica mulattiera militare) e con pendenza mai cattiva giunge al Colle Serour. Noi siamo prima andati a sinistra sul Savi, salita su terriccio e sfasciumi senza particolari problemi, poi tornati al colle, puntiamo al Salè, che risulterà leggermente più impegnativa per la natura del terreno. C’è un breve traverso un po’ franoso su terriccio (non è esposto), poi dopo alcuni zig zag tra erba e pietrame, si arriva alla breve parte finale, con un canalino di roccette e detrito che richiede un minimo di cautela specie a scendere (siamo sempre nei limiti dell’EE).
Ritorno dalla via di salita.
Una piacevole escursione, effettuata dopo aver visto l’alba dal Becco Nero e il pernottamento in tenda al laghetto della Meja.
Presenti in zona alcuni escursionisti, giornata inizialmente un po’ nuvolosa ma come previsto da metà mattinata gran sole e cielo blu con una gradevole ventilazione. Segnale telefonico a tratti solo al colle.