- Accesso stradale
- Nessun problema.
Saliti da Carnino Inferiore al bivio presso il gias q.1950 (palina), quindi voltato a sinistra e per tracce al colletto q.2376 presso la Cima degli Arpetti. Da qui, seguendo l’amplissima dorsale sud, per dossi e inghiottitoi siamo giunti allo sbocco del canale (q.2444) sotto la parete Sud della spalla 2516 m della Cima delle Saline, dove i segnali voltano a sinistra per raggiungere il passo tra Cima Pian Ballaur e Cima delle Saline. Fino a questo punto il percorso è ben segnalato da strisce CAI bianco-rosse e ometti. Abbandonati i segnavia bianco-rossi abbiamo proseguito in direzione della dorsale Sud della Cima delle Saline, per detriti e rocce (qualche vecchio bollo rosso e radi ometti), quindi sul fondo di una valletta erbosa per poi salire a destra sulla dorsale da cui in breve in vetta. Quest’ultimo tratto non è segnalato ma il percorso è evidente con buona visibilità.
Dalla vetta scesi al Passo delle Saline e da qui al gias q.1950 e quindi a Carnino Inferiore per il comodo sentiero GTA.
Bel percorso, interessante soprattutto nella salita al colletto q.2376, dove è frequente incontrare camosci, e lungo l’ampia dorsale ricca di fenomeni carsici. Bello e ben tenuto il rifugio FIE Ciarlo-Bossi che abbiamo visitato al ritorno grazie alla presenza di un gentilissimo socio FIE di Savona.
Cielo sereno al mattino, che è andato via via ricoprendosi con nebbie che avvolgevano le cime a tratti. Più soleggiato nel pomeriggio. Piuttosto freddo per la stagione e fortunatamente poco vento. Con Emily.