Le soste sono state recentemente riattrezzate a fix, così come molti punti punti cruciali da L4 a L7. L'impegno è stato ridotto inevitabilmente, comunque qualche passaggio "crudo" è rimasto ancora sprotetto dai suddetti fix.
Materiale: 8-10 rinvii, qualche friend (0.3-2 BD) e qualche nut; chiodi e martello non servono.
Da Ponte Ciappa al rif. Mondovì contare circa 30 min, aumentare se si parcheggia prima.
Dal rifugio seguire una traccia di sentiero che conduce in un ampio e ripido versante erboso. Risalirlo puntando ad un restringimento sulla sx (catena), proseguire fino a lambire la parete della punta Havis de Giorgio. Qui si incrocia un sentiero vero e proprio, il quale con ometti e tacche conduce al Vallone delle Masche, l'ampia conca antistante la maestosa parete Nord delle Saline. Seguire il sentiero finchè lo si ritiene opportuno: puntare quindi al Bocchin delle Masche, l'evidente intaglio ai piedi dello spigolo Nord-Est, da cui attacca la via (1h e 30'/2h dal rifugio).
L1 35 m – IV,IV+. 2fix di sosta. Salire pochi metri a dx del filo, entrare quindi nel diedro per riprendere la cresta ad un intaglio (N.B. questa lunghezza è evitabile percorrendo le rocce rotte a sx dello spigolo).
L2 30 m – III. 2 fix di sosta. Proseguire ancora a dx del filo seguendo placche lisce ma abbattute, fino ad una paretica erbosa verticale
L3 45 m – IV+; 2 fix di sosta. Salire la paretina ascendendo a dx (roccia molto marcia e poco proteggibile) fino ad un diedro obliquo a sx: salirlo. Proseguire quindi per gradino e blocchi più facili fino alla base dell’evidente lama.
L4 40 m – IV,IV+; 2 fix di sosta. Salire la lama soprastante per giungere sul filo dello spigolo, spostarsi leggermente alla sua sx per poi tornare nuovamente a dx e proseguire fino ad un intaglio dove lo spigolo diventa verticale.
L5 40 m – V,V+,A1; 2 fix e nut incastrato di sosta. Traversare nettamente a sx per 3 metri per entrare nella fessura diedro, la quale ora rappresenta la direttiva della salita: proseguire al suo interno superando due strozzature. Uscire quindi dal piccolo strapiombo soprastante tale fessura tenendo la sx. Proseguire su terreno più facile fino all’ingresso del camino seguente (sosta scomoda).
L6 25 m – V,A2; 1 fix e 1 chiodo di sosta. Risalire il largo camino fino ad un pulpito sulla dx dove si sosta (attenzione: blocchi instabili nei pressi della sosta).
L7 25 m – V,A1; 2 fix di sosta. Salire il muretto sopra la sosta tenendo leggermente la sx fino ad un fix con un cordone (da utilizzare per l’A0). Traversare 1 metro a sx per raggiungere la fessura-diedro verticale, da cui si esce a sx. Quindi per placche abbattute fino in sosta, posta in prossimità della cresta.
L8 40 m – III. Seguire la cresta fino al termine delle difficoltà (sosta da attrezzare).
Ora si è in vista della croce di vetta: raggiungerla seguendo la facile cresta.
Discesa
Dalla cima scendere seguendo una lunga serie di paletti di legno con nastro bianco e rosso (la situazione diventerebbe pericolosa in caso di nebbia: a dx c’è il baratro della parete Nord!) fino ad un ampio passo (20 min). Ritornare nel Vallone delle Masche seguendo i numerosi ometti e tacche. Da qui stesso percorso dell’andata.