La presenza di un edificio così grande e solenne in un borgo scarsamente abitato anche nei secoli passati è comprensibile solo se lo si individua quale luogo di culto da tempo immemorabile, al crocevia di sentieri che conducevano agli alpeggi.
In stile barocco si caratterizza per l’elegante facciata con quattro lesene disposte su tre ordini e con in cima un piccolo campanile centrale. La struttura dell’imponente facciata è alleggerita da una grande finestra ovale posta al centro e da delle nicchie che ospitano mosaici. All'interno le pareti sono tappezzate da più di duecento ex-voto. Da qui si può raggiungere il rifugio Salvin, che si presenta come un grande alpeggio di nuova costruzione in bella posizione panoramica, con hotel e ristorante dove è possibile gustare ottimi piatti della tradizione piemontese con cucina casalinga in due sale da pranzo rustiche e molto accoglienti e soggiornare in confortevoli camere da letto, con bagno in camera e riscaldamento.
Partiti da parcheggio o dal tornante del Pilone Curdumpero m. 1191, qui inizia una strada sterrata che entra in un bel bosco di faggi e permette di raggiungere il primo Pilone. Successivamente sempre su sterrata pianeggiante si toccano altri piloni votivi sino alle case di Proima m. 1291.
Qui inizia il sentiero che prosegue a mezzacosta con saliscendi tra betulle e pascoli; si tocca un punto panoramico nei pressi del Pilone di Punta Penna m. 1320 e si superano diversi alpeggi ormai abbandonati. Attraversarsato un ruscello si passa nei pressi di un caratteristico alpeggio incassato tra le rocce (Ca dou Magu).
Continuando per saliscendi si toccano poi altre baite (Casas) e oltrepassate queste si giunge finalmente in vista del Santuario di Marsaglia m. 1297 che si raggiunge con una breve discesa. Circa due ore con passo turistico. Visitato il santuario, notevole costruzione recentemente restaurata, si ritorna indietro sul sentiero precedentemente percorso per un centinaio di metri dove si trova un bivio che porta destra al rif.Salvin, raggiungibile in circa 40 minuti.
Il rifugio si presenta come un grande alpeggio, recentemente restaurato, in bella posizione panoramica. Da qui si prende la sterrata a sinistra che con ampio semicerchio e vari saliscendi si innesta sulla strada che porta a destra in salita al passo della forchetta e al lago di Monastero. Si prosegue a sinistra e si passa in prossimità della bella frazione di Medulla. Continuando sulla strada diventata asfaltata si trova poi un sentiero che scende a sinistra (indicazioni Fontana Sistina) che ci riporta sulla sterrata iniziale e al pilone Curdumpero
- Cartografia:
- IGC 2, Valle di Lanzo e Moncenisio