N.B.: la difficoltà EEA riguarda solo e unicamente la brevissima ferrata che raggiunge la cima del Monte San Bartolomeo e che necessita di attrezzatura adeguata. Se si decide di rinunciare alla vetta la difficoltà è E.
Da Chiessi si prende il sentiero 3 che sale tra le case; poco dopo essere usciti dal paese si trova un bivio al quale si deve tenere la destra seguendo sempre il sentiero 3 e le indicazioni per San Bartolomeo. Giunti in prossimità di un colletto, si gira a destra (sentiero 3A) seguendo le indicazioni per i ruderi della chiesa; qui il sentiero è meno evidente ma ci sono comunque parecchi ometti e in ogni caso la direzione è evidente. In pochi minuti si raggiungono i resti di una chiesa e da qui si può raggiungere la vetta (437 m) con una breve ma impegnativa ferrata per la quale è molto consigliabile avere adeguata attrezzatura poiché il primo muro è quasi verticale e con pochi appigli e inoltre la si deve ripercorrere anche in discesa.
Ridiscesi dalla cima si torna al colletto e si prosegue sempre sul sentiero 3 che prosegue a mezza costa con parecchi saliscendi e volge progressivamente a Nord; dopo aver incrociato il sentiero 4 proveniente da Pomonte e il sentiero 10 proveniente da Marciana si giunge ad un altro incrocio su un colletto denominato “Il Troppolo” (692 m). Da qui si abbandona il sentiero 3 e si svolta a sinistra seguendo il sentiero 25, una bellissima mulattiera lastricata che scende piuttosto dolcemente in direzione Ovest. Giunti ad un altro bivio si può fare una breve ma consigliata deviazione verso “Il Semaforo”, dove sorgono i ruderi di un posto di segnalazione, e dove si può godere di uno splendido panorama. Dal faro si ritorna indietro fino al bivio riprendendo il sentiero 25 che con percorso molto panoramico riporta velocemente a Chiessi.
- Cartografia:
- carta Kompass 1:25.000 – Isola d’Elba