Poco più in basso sorge l’antica cappella di San Giorgio, posta su uno sperone roccioso dove sono visibili coppelle e incisioni ritenute arcaiche, e decorata da un affresco del tardo XV secolo oggetto di un elaborato furto nel 1991, quando l’intera figura della principessa liberata dal drago e il volto del santo, vennero asportati con la tecnica dello strappo (in seguito ne è stato realizzato un reintegro). Il campanile, aggiunto del 1930, nelle forme esotiche vuole ricordare la colonia agricola italiana di Peveragno nell’isola di Rodi (oggi Epano Kalamon) in omaggio al diplomatico di origini peveragnesi Mario Lago, governatore delle Isole Italiane dell’Egeo dal 1922 al 1936.
Per l’esposizione favorevole i versanti a Sud del Montrucco erano terrazzati e un tempo coltivati a vigna; esistono ancora alcuni dei “casotti” che abbellivano gli appezzamenti.
L’itinerario permette di conoscere alcuni siti suggestivi nel rievocare la vita delle piccole comunità rurali (frazioni, cascine e “tetti”) ancora molto vive alla metà del secolo scorso, in un contesto ambientale intermedio tra le ultime aree coltivate della zona pianeggiante e la fascia boschiva del castagneto.
Salita. Da Beinette 491 m, a lato del campo sportivo prendere la carrareccia sulla riva destra del torrente Josina. Ad una curva lasciare la prosecuzione a sinistra e andare invece diritto su una campestre, poi su un labile sentiero al bordo di un ruscello fino alla pedancola su una chiusa a destra, che permette di attraversarlo, quindi restare sul margine del bosco che sta alla nostra destra. Incontrata una campestre la si imbocca a sinistra; essa piega a destra presso una linea elettrica e si innesta su una sterrata proveniente dai Tetti Paschi (punto di ritorno). Andare a sinistra e poco dopo ancora a sinistra, ignorando il tronco più evidente per un cammino erboso poco battuto al piede di una ripa, passando presso la Cascina Brunetta 515 m. La strada ridiventa marcata e raggiunge la Cascina Savounet 525 m e il tempietto votivo della Madonna di Fatima, costruito nel 1946 (fontana). Poco dopo sorge il Molino Bioera, in disuso. Girare a destra e dopo il ponte 519 m sullo Josina, a un bivio segnalato (530 m) di nuovo a destra su una sterrata dall’andamento sinuoso tra campi e macchie di alberi. Pervenire ad un altro incrocio vicino alla Cascina L’Angé, dove di svolta a sinistra. Si esce sulla SP 42 (Beinette-Peveragno) nel piazzale del mercato ortofrutticolo. La si attraversa e dalla parte opposta si intraprende il sentiero indicato; un tornante a sinistra sbuca sul tracciato comune all’accesso dalla cappella di San Rocco Da Val. Alla successiva diramazione scegliere il tronco di sinistra che si eleva direttamente al Montrucco e infine sempre a sinistra il breve raccordo per il punto più elevato 669 m (panchina gigante).
Discesa. Portarsi alla Cappella di San Giorgio 654 m, quindi trascurare le scorciatoie dirette a sinistra verso il paese e tenere la carrareccia che divalla alla strettoia, chiamata “Ancisa”, dove passa la SP 5 (Cuneo-Peveragno), dominata sul muraglione dalla cappella di San Rocco D’Amount (possibile collegamento con l’itinerario per Santa Rita e il Moncalvino). Percorrerla verso valle per un breve tratto, poi deviare a destra sulla strada Prà che conduce alla frazione San Magno 545 m. Poco oltre la chiesa si svolta a destra sulla via Nosalla; essa compie qualche curva ai bordi del Rio Cagnola, poi assume un decorso rettilineo e taglia la via Ritorto: si continua diritto fino alla successiva inserzione con la via Croce Paschin. Qui si gira a destra (asfalto) e presto, oltrepassate le Case Lunghe 535 m, si avvista il campanile di Santa Margherita 519 m. Davanti alla chiesa mantenere la stessa direzione, sulla “via Vecchia di S. Margherita”: una curva a sinistra presso la Cascina Torretta evita ancora la provinciale, che infine si deve attraversare di sbieco per entrare nella borgata dei Tetti Paschi 505 m. Dopo le prime case si va a destra a valicare il ponte 497 m sullo Josina e ci si ricollega al percorso dell’andata per rientrare a sinistra a Beinette.
- Cartografia:
- Carta Fraternali 1:50000 Cuneo Valli Monregalesi e 1:25000 Val Vermenagna Valle Pesio Valle Ellero
- Bibliografia:
- Nanni Villani (a c.), “Bis Alta. Una grande montagna”, Primalpe-Blu edizioni, 2000