Saliti e scesi dallo stesso vallone dove al centro e’ posto il bel lago di Valcuca, ora tutto gelato e ricoperto di una buona spanna di neve polverosa.Percorsa lòa cresta in senso inverso da sud a nord andando a prenderla in un punto molto prossimo al punto nodale per mezzo di un canalino. Condizioni decisamente sfavorevoli per troppo innevamento sul filo, troppo freddo, in media arrampicato con temperature cmq attorno allo 0 e semmai sotto anche al sole. Queste parecchio piu’ basse in fase di avvicinamento, e in quella successiva di discesa ramponi sempre ai piedi da sotto la vetta fino a Terme, per neve e ghiaccio a ricoprire per intero lunghi tratti della strada al pian del Valasco. Il tutto accompagnati da un bel chiar di luna. Progressione in cresta influenzata dal fatto che eravamo in tre fortemente ostacolati nel procedere causa la troppa neve inconsistente a permeare il filo della cresta per intero. I tempi si sono di conseguenza dilatati di molto arrivando a compiere un intero giro d’orologio. L’impportante e essere stati bravi e fortunati a uscire dalle difficolta’, quelle tuttavia riscontrate anche lungo la normale di discesa a questa montagna, prima dell’imbrunire. Inevitabile tutto il lungo ma anche romantico rientro traccia dopo traccia al lume delle frontali come giaì detto, poi spente grazie alla luna piena, che consentiva di scendere con sufficiente sicurezza merito della provvidenziale luce natrurale dal cielo.
Con Rodolfo e Andrea alla sua prima vera esperienza alpinistica dal sapore tutto invernale.