Commento per descrivere le condizioni della salita ma sopratutto per segnalare la presenza dell’enorme crollo (ancora attivo) che ha cambiato per sempre la faccia della montagna, coinvolgendo proprio la parete Nord (allego foto).
La linea di salita, attualmente, si svolge a sinistra del tratto interessato (faccia a monte).
Avvicinamento abbastanza agevole dal Rif. Branca , grazie alle peste di chi ci ha preceduto il giorno prima.
Terminale ancora non troppo problematica ma prestare attenzione alla seconda terminale, più in alto, quasi invisibile.
Parete con prima parte in neve, poi crosta di 10-15 cm su ghiaccio: facile per progredire, ma per poter mettere buone viti è necessario scavare per eliminare lo strato debole superiore. Noi siamo saliti con due piccozze e avevamo a disposizione 8 viti.
Ad oggi diverse linee ancora fattibili, più o meno dirette rispetto a quello che resta del seracco sommitale. Difficoltà, in queste condizioni, intorno al D-/D a seconda di dove si sceglie di passare.
Salita ancora gradevole e di interesse.
Prestare attenzione quando si arriva all’altezza del seracco sotto la cima: è possibile vedere affiorare alcuni reperti dei trinceramenti della prima guerra mondiale.
Discesa per la via normale rapida e non particolarmnete problematica. Occhio all’ora in cui si scende, in alcuni piunti ci sono ponti che iniziano ad aprirsi.
Ottima accoglienza al Rif. Branca!
Salita nel contesto delle prove di verifica del modulo alta montagna per il XXX corso per Istruttori Nazionali Sci Alpinismo.