Di solito quando la gita è fattibile si può giungere al bivio della diga di Rochemolles m 1992.
Salita. Dal bivio della diga, percorrere inizialmente la sterrata del Colle Sommeiller nel tratto pianeggiante sopra il lago fino al ponte del Picreaux (di solito data l’esposizione è sempre ben innevata); continuare sulla sterrata oppure tagliare i due tornanti se il pendio è ben innevato e continuare sulla strada. Quando si è quasi in vista del rifugio Scarfiotti (200 metri prima del ponte Marina iniziare a salire i pendii soprastanti spostandosi gradualmente a destra ed intanto osservare sulla sinistra la percorribilità dei diversi canaletti (da fare poi in discesa). Continuare a destra sull’itinerario che va al Col d’Etache ed in prossimità della palina bacheca iniziare a salire direttamente i pendii esposti ad Est appena a destra della costiera. Di solito quando la gita è fattibile, la parte iniziale di quella dorsale esposta a sud è sempre priva di neve e pertanto proseguire a piedi su terreno facile, sfruttando le comode tracce degli animali (qualora il terreno fosse ghiacciato sono utili i ramponcini da escursionismo). Rientrati sulla neve nella parte alta vi sono due possibilità: spostarsi a sinistra ed entrare nel vallone e ricalzare gli sci e percorrerlo tutto fino in vetta (alcuni tratti sostenuti), oppure continuare sulla dorsale e proseguire poi sul pendio sotto cresta con esposizione ovest fino in vetta (alcuni tratti sul ripido). Indispensabili i coltelli e se necessario anche i ramponi. Conviene sempre salire da questa parte per visionare la discesa altrimenti si può anche fare un giro più lungo passando al Col d’Etache, poi puntare nella comba del Courousset ed in breve si sale facilmente alla cresta 3014.
Discesa.
Scendere nel bellissimo ampio canale a forma di catino sospeso della Comba Souchera, sfruttando a piacimento le migliori esposizioni (da Est ad Ovest ) e le varie pendenze possibili.
Verso la parte bassa tenersi a sinistra e scendere fin dove è possibile sfruttando le lingue ancora presenti; terminata la neve percorrere a piedi il pendio verso sinistra (prestare attenzione al terreno con erba secca e se gelato sono utili i ramponcini) ed in breve si raggiungono i canaletti raccordati ai pendii sottostanti osservati in salita, lungo i quali si scende alla strada a valle del Rifugio in prossimità del punto dove si è iniziata la salita e lungo questa si scende alla partenza. Dal Picreaux conviene proseguire a tallone libero.
Qualora si ritenesse troppo impegnativo il vallone Souchera, si può scendere verso il Colle d’Etache e quindi verso il ponte Martina.