- Accesso stradale
- Si giunge a St. Barthelemy
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2100
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Innevamento paragonabile a quello di fine maggio delle annate passate, ma quello che si trova è di ottima qualità.
Di solito il Courousset e tutti i pendii sottostanti sono slavinati mentre adesso le condizioni sono perfette.
I due soci si sono accontentati della spalla sud-est, ottimamente innevata e mi hanno lasciato salire in solitudine.
Ultimi 70 mt. del Passage du Courousset saliti a piedi; l’uscita è un muro verticale di una decina di metri per cui sono uscito sulle rocce a destra (delicato) e in discesa anche se raccordato e con neve buona non me la sono sentita di scendere quei primi metri nel vuoto (non ci sono più i 20 anni!).
Ancora farina dalla vetta al Passage; nel canale e conoide neve rinvenuta in superficie su fondo duro; tutta la discesa fino alla passerella è stata molto piacevole su una primaverile che ha tenuto alla grande (solo qualche sfondamento vicino alle rocce); due tratti a piedi nel traverso di raccordo tra i canali del Ruisseau du Plan des Eaux e Cote Cornue.
Gran bella pasquetta; entusiasti anche i compagni; sole per tutta la mattinata con cumuli vaganti che non hanno dato fastidio; rientrando a Susa pioveva a dirotto.
Naturalmente, come ormai è consuetudine delle nostre scelte, solo noi tre e due tedeschi camperizzati che ci inseguivano i quali sono però poi saliti al Peyron, ancora ben innevato.