- Accesso stradale
- ottimo, da Campocatino con una macchina un minimo alta la strada percorribile fino a prima della sbarra con il divieto di accesso, comodo parcheggio nel prato sulla sx.
La via si sviluppa lungo una linea logica tra le placche e gli strapiombi, la ricerca del facile in mezzo al difficile la contraddistingue, via è stata aperta dal basso da me e Pratelli Gianluca perfetto compagno di avventure, per nulla spaventato da neve, sole, voli, pioggia, freddo, fatiche. Ringrazio anche Gregorio Pedrini nell’aiuto sul penultimo tiro. Ultimo tiro aperto in solitaria dal basso. Chiodatura con sequenze obbligatorie e alcuni run out, ma mai troppo distanziata dove difficile, cosi da favorire le ripetizioni. Tiri su roccia stupenda, solamente prestare attenzione a qualcosa nell’inizio del terzo tiro. In apertura ci sono state varie avventure, da qui nasce il nome della via, nel terzo tiro sono stati successivamente cambiati tre fix perchè è stato aperto senza martello e piantandoli con una pietra non erano messi a regola d’arte. Sono state necessarie 13 giornate di tentativi per liberare la via, il secondo tiro è una placca veramente estrema, scalabile in libera solamente con condizioni di grip molto buono (freddo, ombra ecc…) il terzo tiro invece è caratterizzato da una continuità su piccoli appigli notevole, i passaggi non sono mai estremi ma è stato difficile concatenarli.
Grazie mille a tutte le persone che mi hanno accompagnato a provare la via a partire da Serena, la mia compagna, fino a tutti gli amici, siete stati parte fondamentale della riuscita di questo sogno, mille grazie!!
Se i tiri fossero in falesia probabilmente diventerebbero unti in poco tempo perchè sono molto belli, buone ripetizioni!
ps. In tutto questo, sulla via il drago lo avete visto?