Proteggibilità R3 è forse eccessiva, i singoli passi più duri sono ben protetti da fix o cordone già in posto.
Friends micro del tutto inutilizzati, il #4 solo a fine via ma solo perché mi gasava forzare la fessura negli ultimi 3 m anziché aggirarla a sinistra sul facile.
Tre tiri belli racchiusi in 50 m finali, L2 è fatta di balze adatte più ai rigidones in cuoio che alle scarpette, L3 un tiro di collegamento in discesa, L7 sono 3 metri; in compenso tornare alla base è una ravanata pazzesca per canale infido reso sicuro da un gran lavoro di corde mancorrenti.
Insomma, panorama di prim’ordine ma meglio una decisa manata al muro stellare del Giardino di Dallas, ora richiodato, questo si che ha pietra fotonica.
Le vie “dal forte sapore alpinistico” vanno salite con compari dal forte sapore di pensione. Con Antoine: ol lach l’è belisim ma incoeu l’è stada on poo ‘na ciavada.