N.B. La zona su cui si svolge questo percorso, è molto ricca di strade, stradine, piste e qualche sentiero o tratto di sentiero; quindi tale percorso può essere a piacimento variato, allungato od accorciato a seconda dei gusti e dalle capacità di chi decide di cimentarsi.
Dalla Chiesa percorrere ancora alcune decine di metri la strada in direzione Priacco, quindi svoltare a sinistra su stradina che porta a Deiro Inferiore, attraversare il borgo e continuare a salire sulla strada ora erbosa con bande cementate tipo binario per le ruote degli automezzi; giunti quasi al suo termine, sul lato destro sotto la strada, si diparte un sentiero che in breve giunge su una strada all’altezza di una bella villetta, seguendo la strada si raggiunge la strada principale che sale a Nava. Svoltare a sinistra e seguendo la strada si giunge in breve tempo davanti alla chiesetta di S. Giuseppe a Deiro Superiore. Si continua a seguire la strada che descrive un tornante e poco dopo a destra si stacca la strada secondaria che raggiunge la Casaforte Torre Meggi, prosegue passando nei pressi di Castagna superiore e giunge al suo termine al borgo Piloni; alle ultime case, su sentiero ci si alza fino ad un pilone ai bordi del bosco, seguire ora il sentiero che pianeggiante giunge all’altezza della chiesa di Chiesanuova, scende verso la chiesa e raggiunge la strada asfaltata, risalirla e alla biforcazione, andare a sinistra. Dopo la chiesa di Strole andare a destra seguendo la strada sempre in salita si raggiunge la bella zona denominata Filì, ignorando poco prima dei cartelli di sentieri con indicazioni diverse. Come da carta Mu, a quota 805, a sinistra si stacca la stradina alberata che con alcuni tornanti raggiunge le case di Pian Giardino, quindi diviene sterrata e raggiunge sulla dorsale il primo traliccio Superphénix, risale la dorsale a raggiungere il secondo traliccio. Davanti al traliccio nuovamente cartelli indicatori di sentieri che indicano di salire a sinistra, mentre Sant’Elisabetta è li vicina a destra; andare appunto a destra pochi metri in piano, poi seguire il tracciato di bici-moto a destra in discesa per pochi metri e si guada il Torrente Toa, si risale il lato opposto giungendo ai ruderi di un baita, salire a sinistra seguendo la ripida traccia verticale che va a raggiungere la sterrata, virare a destra su sterrata e poco oltre a sinistra riparte la traccia trialistica che raggiunge la strada di Sant’Elisabetta da dove in leggera discesa si raggiunge in breve il santuario.
N.B. Si può evitare l’ultimo strappo finale faticoso, percorrendo la stradina che andando verso est va ad innestarsi sulla strada asfaltata che giunge da Colleretto Castelnuovo e su questa raggiungere il santuario su un percorso ovviamente più lungo. In discesa si segue la strada verso Colleretto Castelnuovo e giunti poco oltre il tornate della partenza della sciovia, a quota 1102 in basso a sinistra, si segue la sterrata denominata “Sentiero Pian dla Mula”, vedi edicola alla partenza, che va ad innestarsi sulla strada asfaltata, che scende a Colleretto Castelnuovo per la Cervera o il ramo per Carli Sassoè. Attraversare in discesa il centro di Colleretto, giunti al tornate in direzione Borgiallo, proseguire per Castelletto, attraversare quest’ultimo e seguire la pista che continua a scendere, superando un paio di piloni e verso quota 500, abbandonare la traccia su dorsale e individuare un passaggio sotto il bosco a destra, un paio di nastri appesi ai rami, e si raggiunge il sottostante Torrente Toa che si guada all’altezza della biforcazione del medesimo con un altro affluente; si segue la pista agricola sul lato opposto che pianeggiante va a superare altri due piccoli rii su altrettanti ponticelli, poi segue uno strappo in salita, da dove in basso a sinistra fra gli alberi, si vede la Diga del Piova, ed in breve si giunge davanti alle case Vignassa, proseguendo si giunge al borgo Bastiglia, dove proprio sul tornante, si prende il sentiero in discesa e raggiunge la strada più in basso, si prosegue ancora fra le case, la strada svolta a sinistra e dopo pochi metri, si prende una sterrata a destra che raggiunge la strada in basso tagliando un tornante; ora si segue la strada che giunge davanti alla parrocchiale di Priacco, San Faustino, si prosegue senza cambiare direzione e si giunge sulla rotonda della ex SS 460, si attraversa la strada di Priacco, sull’altro lato inizia una stradina, vicino ad un deposito di bomboloni GPL, che corre parallela alla strada, poi costeggia degli orti, punta ad un gruppo di case, che supera sul lato destro e giunge in un centro residenziale ed in pochi metri si giunge al punto di partenza, chiudendo il percorso ad anello.
- Cartografia:
- Mu Edizioni - Cata della Valle Sacra