Dalla strada per la Baisse di Peyrafica imboccare la pista che sale nel vallone per abbondonarla dopo qualche tornante quando volge verso sud. Seguire una labile traccia nella lariceta che diventa più evidente quando si incontra un sentiero non segnalato che costeggia un tubo dell’acqua. Seguirlo fino ad una radura dove si trova una palina e si incrocia un sentiero segnalato (bolli gialli) proveniente dalla Baisse. Proseguire verso i laghi dove la traccia termina. Seguendo gli ometti puntare e raggiungere il colletto dell’Abisso sulla cresta di confine Italia-Francia (cartelli del confine del Parco).
Seguire verso sx la cresta erbosa e ampia fino ad una elevazione tondeggiante oltre al quale diventa rocciosa e affilata e da dove si vede un cordone per una doppia su uno spuntone poco oltre. Scendere qualche metro lato nord e prendere una rampa (II) che scende verso sx consentendo di raggiungere le placche inclinate alla base dell’affilata cresta. Si costeggia quindi la cresta lato nord su queste placche, non difficili ma improteggibili. Si riprende la cresta dopo il tratto affilato risalendo un canale roccioso (II/II+).
Dal colletto si supera un saltino sullo spigolo di sx (III-) quindi si prosegue su terreno ripido ma prevalentemente erboso fin quasi in cima all’elevazione q. 2542 che si tocca sfruttando un camino breve roccioso (II). Segue un tratto orizzontale, leggermente affilato ed esposto, ma facile, si scende ad una forcelletta, quindi si rimonta per terreno facile fino alla quota 2572. Si passa ora sul lato sud e con un breve traverso si raggiunge il colletto alla base del roccioso salto finale del torrione est.
Si scende per un canale roccioso lato nord per qualche metro fino alla base di un diedro. Si sale restando poco a dx di questo per placche articolate (III-), quindi all’altezza di un pino sulla dx, si traversa leggermente a sx e si rimonta verticalmente (III, un passo di III+ leggermente stapiombante), fino alla cresta dove si trova una sosta di calata. Si prosegue verso dx per placche (II+) e superato uno scalino (II+) per breve cresta ormai pianeggiante si raggiunge il punto culminante.
Discesa:
dal percorso di salita, effettuando una doppia (corda da 50m minimo) dallo sosta poco sotto la cima. Il breve tratto di III- sotto la q. 2542 può essere disarrampicato oppure sceso con una breve calata (sosta da attrezzare). In alternativa, dal colletto sotto la quota 2572, si può scendere lato nord per terreno facile fino alla conca di sfasciumi alla base della cresta (si perdono circa 100m di dislivello). Pe pietraie, costeggiando la cresta verso est, si torna al Coletto dell’Abisso dopo aver toccato un laghetto.