- Accesso stradale
- In funivia fino al Crest, 10€ a/r. Prima corsa alle 7:55
In funivia fino al Crest, da lì abbiamo proseguito verso Ostafa tagliando poi in diagonale sotto gli impianti (quando si incrociano gli ometti non salire ma restare sempre bassi nella conchetta; contare 1h-1h30 di avvicinamento). Un breve nevaietto sotto l’attacco (evitabile e di neve sfondosissima) è l’unico testimone del fatto che siamo a maggio e non a luglio: per il resto tutto asciutto e secco. Il singolo in partenza di L1 a freddo è un bel bastone, così come anche il passetto strapiombante per entrare nel diedro successivo. Anche L2 parte delicato su prese da ricercare ma poi prosegue facile ed estetico (fatti in libera secondo me potrebbero anche essere considerati D+). Probabilmente si potrebbe unire L3+L4 con una corda da 60m ma occhio ai tiraggi. Bellissima la partenza di L4, dopo il traverso non ho capito il senso della linea di fix proprio sul filo alla ricerca delle difficoltà, anche perché le relazioni “storiche” parlano di stare sul facile filo di sx (che parzialmente abbiamo fatto anche noi): occhio perché questo è l’unico tratto con roccia delicata. Dalla cengia dove si incrocia la normale conviene mettere gli scarponi. Bellissimi i 3 tiri dello spigolo, primo e ultimo chiodati lunghetti ma con solo pochi singoli di IV ben protetti. Divertente l’ultimo tiretto proprio sotto la croce.
Materiale usato: corda da 50m, 8 rinvii e 2 allunghini, friend #0.4-1 BD, cordini per le soste. Chiodatura giusta a spit vecchi e fix nuovi (generalmente posizionati vicino ai vecchi chiodi), soste a prova di bomba sempre comode. Discesa facile e veloce su erba ciula e macereti.
Con Pietro, giornata relax dal clima sahariano con nessuno in giro.