La prima metà serve per inquadrare la salita, poi la storia cambia per via della chiodatura… Il traverso di L6 ha il passo duro su placca dopo qualche metro dalla sosta e va affrontato con decisione. Vero che la qualità della roccia della lunghezza successiva è super, ma l’obbligato c’è e secondo me bisogna padroneggiarlo bene su placca per godersi l’arrampicata che personalmente non ho trovato di immediata lettura.
Dei quattro friend medio/piccoli che avevamo, abbiamo usato solo il micro 2 della BD sulla rampa di L10; per il resto sono inutili perchè la roccia è talmente compatta che è davvero difficile integrare.
Gran bella salita. Ora capisco perchè le è stato dato quel nome… dieci lunghezze di corda di arrampicata assai tecnica ed elegante che avrei sicuramente apprezzato di più se non fossi stato sotto antibiotico e con due denti del giudizio in meno rispetto a qualche giorno prima. A parte ciò, giornata top! Soleggiata e senza vento: nè fredda ma nemmeno troppo calda per grande fortuna dei piedi (gonfi a fine giornata) e del grip delle scarpette. Salita con Andrea. Bravo! Bravo!