- Accesso stradale
- ottimo fino a Neraissa
Sono partito da quota 1050 m sulla strada che collega Vinadio a Neraissa, all’altezza del tornante dove inizia la stradina per Lentre. Bel sentiero nel bosco che poi sfrutta un percorso attrezzato per discese downhill, sbucando poi sulla strada asfaltata poco prima di Neraissa Superiore. Così facendo ho allungato di circa 1 h e 450 m di dislivello.
Dopo il Rifugio Nebius la salita rende sempre fino alla baita distrutta dalla valanga (rottami ovunque). Qui abbiamo deciso abbandonare il sentiero per il Colle Moura delle Vinche per passare prima dal Monte di Vinadio, c’è una discreta traccia che taglia in diagonale i pendii di rocca Tipureo e termina nei pressi di una casetta di legno del pastore. Da qui per dorsale erbosa senza problemi in cima al Monte di Vinadio.
Molto panoramica e piacevole la dorsale di avvicinamento al Monte Savi, prima dell’erta finale, che abbiamo salito inizialmente per il pendio sud-est per evitare le chiazze di neve sulla via normale e poi traversando su terreno un po’ infido ma non pericoloso guadagnando il crestone con il sentiero principale.
Percorso pulito stando sul versante soleggiato (comunque i 2 cm di neve del giorno prima spariranno subito).
Scesi poi al Colle Moura delle Vinche (percorso per il Nebius innevato ma fattibile senza problemi, magari ramponi/ramponcini al seguito). Anche il Monte Salè sostanzialmente pulito.
Discesa molto rapida per rientrare a Neraissa.
Da rimarcare in questo vallone i tantissimi muri di contenimento valanghe costruiti in epoche antiche per proteggere Neraissa.
Percorso tutto in condizioni escursionistiche, con la spolverata di neve nei prati sopra i 2200 m in rapida fusione. Si trova acqua facilmente compresa la fontana alla baita distrutta.
A parte il nostro gruppetto pochissima gente solo sul Nebius.