Savi (Monte) da Neraissa, anello per Monte di Vinadio, Rocca Tipureo, Colle Moura delle Vinche

Savi (Monte) da Neraissa, anello per Monte di Vinadio, Rocca Tipureo, Colle Moura delle Vinche
La gita
pedrito
3 06/05/2023
Accesso stradale
Divieto di Accesso (di Ordinanza del 2016, ma pare vigente vedi foto) a Podio Inferiore fino al 30 maggio 2023

Più che discrete condizioni, salito subito al Colle delle Moura, (non sapendo quando sarebbe arrivato il brutto tempo) nella parte finale prima del Colle ci sono degli esigui nevai sul sentiero tutto evitabili, al colle si esce contornando un nevaio conviene stare sulla cresta rocciosa e salire alla prima antecima o diversamente tagliare a zigzag verso il sentiero che val colle Serous (prima parte seppellito dalle neve) e tagliare più sopra verso destra appena sopra una conchetta/nevaio, in tutti i casi fino a qua non si pesta neve. Tuttavia a scendere al colletto sud-ovest dall’antecima prima della salita finale al Savi si incontrano due nevai non aggirabili di neve pessima ma ben tracciati (buchi profondi…) e si riescono così a salvare le gambe. Salita finale al Monte Savi si sale per vaghe tracce e pochi ometti (terreno spiacevole i salita e sfasciumato, ma non esposto, molto meglio in discesa) sotto cresta nella parte finale (versante del Nebius) per evitare la neve che copre il sentiero che sta più in cresta e nella parte finale sul versante Nord. Arrivato in punta nelle nebbie ho visto il percorso per andare al Monte Vinadio decisamente più lungo, ma più dolce e pulito da nevai (consigliato per la salita). Attenzione però: perchè per l’anello, salendo, si incontra un primo bivio con ometto (praticamente impossibile vederlo in salita…) e poi quello ufficiale con cartello su un masso poco prima della casa del pastore distrutta. In salita è difficile vederlo se non avete cartina o una traccia GPS. , anche perché tutti i percorsi non hanno bolli, numerazioni, ecc. ma sebbene i sentieri siano evidenti, ci sono diverse diramazioni… Io alla fine ho rinunciato al percorso ad anello, in quanto vi era già troppa nebbia e temevo un temporale: cosa che in realtà non è avvenuta se no un po’ di pioggia alle 17.30 quando ormai ero già arrivato da un bel po’ alla macchina…
Attenzione in discesa sul bordo della frana tenere il sentiero che si discosta, in salita quello del bordo è sbarrato, in discesa da questo si fanno effettivamente delle foto per le belle conformazioni geologiche, ma si passa per un tratto “pericoloso” franato di qualche metro: porre attenzione.

Tentato il Salé (pulito): discesa dal colle Moura evitando i nevai, se non qualche micro nevaio poco prima del Colle Serous (qua resistono pochi nevai nell’ultimo tratto – vedi foto – per la salita del Vallone dell’Arma) intrapreso l’esilissimo traverso decisamente infido… e ancora un po’ fangoso visto, il sopraggiungere dei nuvoloni alle mie spalle, ho preferito ritornare sui miei passi e portarmi a casa almeno la salita al Monte Savi decisamente più facile, peccato perchè alla fine su questa montagna, Meja e Gardetta ha tenuto il sole…
Nebius, ancora innevato: utile i ramponcini.
Caldo estivo nella parte bassa (vallone molto Chiuso) meglio dai 2000 mt. in su. Camosci stanziali con piccoli giocherelloni. Forse gita e vallone decisamente consigliabile in autunno.

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