- Accesso stradale
- 5,5 km di ottimo e pulito asfalto fino a Prato del Rio, superato il quale c'è parcheggio per mezza dozzina di auto.
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Quota neve m
- 1400
Settemiladuecentonovantatre piedi. Esposizione a sud per la gita allo Sbaron: decidiamo di andare a vedere di persona se è proprio vero e….confermiamo!
Inversione termica (+2°) alla partenza, con neve che tiene bene utilizzando le tracce di ciaspolatori precedenti, ma vietato uscire dalle piste per rischio sprofondamento.
Partenza per prati alle spalle del parcheggio, puntando alle baite a sinistra (salendo) del Truc Giulianera e raggiungendo, poco a monte la strada: la seguiamo per poche decine di metri, preferendo poi salire direttamente i pendii che portano all’Alpe del Rat vecchio. Fin qui, ma anche più in alto, il manto nevoso è spesso alternato ad alcuni tratti erbosi ed affioramenti di pietre e l’esposizione meridionale contribuirà nei prossimi giorni a ridurre ulteriormente la neve. La cima dello Sbaron regala un panorama a trecentosessanta gradi incredibile: vale da solo la gita.
Discesa seguendo interamente la strada, che compie un giro piuttosto lungo ma la temperatura piacevolissima di questo inizio di inverno (dopo le fredde temperature autunnali dei giorni scorsi) e l’ambiente di ampio respiro che ci circonda giustificano la nostra scelta.
Poco più di due ore a salire, poco meno di due a scendere (sulla strada) 10,2 km distribuiti su 800 di dsl. Difficoltà MR.
Con la tranquilla compagnia di Gian Mario.