Note
Storico
1.1Km
3.8Km
4.1Km
4.4Km
5Km
5.1Km
5.1Km
5.2Km
6.8Km
6.8Km
Tiro trad. Portare una serie completa di frend.
Avvicinamento
Come per via Mandibola
Descrizione
La via nel canale tra via Mandibola e via Serpente, pochi metri a dx della prima.
Si sale per facile arrampicata per una decina di metri, fino a dove inizia un fessurino che entra in un diedrino a sx, che punta all’evidente tetto fessurato. Salirlo proteggendo con frend piccoli (0.2 – 0.4), poi attaccare il tetto proteggendo con frend a piacere dallo 0.75 al 3 (3 consigliato).
Dopo il ribaltamento le difficoltà si abbattono. Puntare all’alberello su cui si sosta (total clean version), o agli spit di Mandibola e seguirli fino in sosta.
Doppia da 30 m
Prima salita: D. Caneparo e Calosso -1987
"Seconda" prima salita: Gioele Poddine e Andrea Spadaro - 5/10/2019
Si, puó sembrare confusionale questa storia della prima, ma la magia del trad è anche questa: scoprire di aver aperto una via già aperta. Non lasciar traccia di se sui monti lascia che l'avventura sia infinita.
Grazie Daniele Caneparo per il sogno che ci hai lasciato da scrivere
Le letture condizionano a tal punto Don Quijote da trascinarlo in un mondo fantastico, nel quale si convince di essere chiamato a diventare un cavaliere errante. Si mette quindi in viaggio, come gli eroi dei romanzi, per difendere i deboli e riparare i torti.
La sua visionaria ostinazione lo spinge però a leggere la realtà con altri occhi. Inizierà quindi a scambiare i mulini a vento con giganti dalle braccia rotanti, i burattini con demoni, le greggi di pecore con eserciti arabi nemici." (cit. wikipedia)
Anche noi oggi siamo finiti in un mondo fantastico, siamo diventati cavalieri erranti. I deboli che abbiamo difeso sono le fessure della Rocca Sbarua, deturpate dagli spit. I torti sono quelli che sono stati fatti alle generazioni future, privandole del piacere dell'avventura che queste rocce addomesticate non possono più offrire.
La nostra visionaria ostinazione è stata quella di cercare ancora dei mulini a vento da sconfiggere, dei demoni da temere e degli eserciti da sfidare.
Ci siamo riusciti.
I ripetitori non troveranno tutto ciò in questo tiro, e probabilmente pubblicarlo è paradossale. Se lo facciamo è solo per dire alla storia, per sussurarle, "noi non ci stiamo".
"Come tutti i cavalieri erranti, Don Quijote sente la necessità di dedicare a una dama le sue imprese." (cit. wikipedia). Io la dedico a Lalla, per il suo ventunesimo compleanno lontano, ad Ali, per la sua nuova stupefacente conoscenza, e a Cally, per quel che lega me e lei a queste rocce soleggiate.
"Seconda" prima salita: Gioele Poddine e Andrea Spadaro - 5/10/2019
Si, puó sembrare confusionale questa storia della prima, ma la magia del trad è anche questa: scoprire di aver aperto una via già aperta. Non lasciar traccia di se sui monti lascia che l'avventura sia infinita.
Grazie Daniele Caneparo per il sogno che ci hai lasciato da scrivere
Le letture condizionano a tal punto Don Quijote da trascinarlo in un mondo fantastico, nel quale si convince di essere chiamato a diventare un cavaliere errante. Si mette quindi in viaggio, come gli eroi dei romanzi, per difendere i deboli e riparare i torti.
La sua visionaria ostinazione lo spinge però a leggere la realtà con altri occhi. Inizierà quindi a scambiare i mulini a vento con giganti dalle braccia rotanti, i burattini con demoni, le greggi di pecore con eserciti arabi nemici." (cit. wikipedia)
Anche noi oggi siamo finiti in un mondo fantastico, siamo diventati cavalieri erranti. I deboli che abbiamo difeso sono le fessure della Rocca Sbarua, deturpate dagli spit. I torti sono quelli che sono stati fatti alle generazioni future, privandole del piacere dell'avventura che queste rocce addomesticate non possono più offrire.
La nostra visionaria ostinazione è stata quella di cercare ancora dei mulini a vento da sconfiggere, dei demoni da temere e degli eserciti da sfidare.
Ci siamo riusciti.
I ripetitori non troveranno tutto ciò in questo tiro, e probabilmente pubblicarlo è paradossale. Se lo facciamo è solo per dire alla storia, per sussurarle, "noi non ci stiamo".
"Come tutti i cavalieri erranti, Don Quijote sente la necessità di dedicare a una dama le sue imprese." (cit. wikipedia). Io la dedico a Lalla, per il suo ventunesimo compleanno lontano, ad Ali, per la sua nuova stupefacente conoscenza, e a Cally, per quel che lega me e lei a queste rocce soleggiate.
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