- Accesso stradale
- Nulla da segnalare
Via molto bella e varia che richiede un certo ingaggio psicologico vista la spittatura sicura dove serve ma non certo ravvicinata.
Super apprezzati L6 con placca delicata e L7 con dulfer su fessura piccola. Gli strampiobi di L2 e L4 sono molto ciapa e tira, più fisico il primo, un pizzico unto dall’unica colata di acqua il secondo. Si riesce ad azzerare gran parte dei passaggi ostici, nello specifico:
-sullo strapiombo di L2 c’è un cordone che passa nello spit, il movimento è da ricercare sulla sx, anche oltre la fessurina ci sono buone prese
-sul bombée della placca di L6 è presente anche lì un cordone, non indispensabile ma che permette di fare il passo protetto.
Per il resto bastano gli spit che sono ben posizionati.
Unico neo è l’uscita dalla Dulfer di L7, bisogna ristabilirsi a dx con passo di equilibrio molto delicato per poi cercare la comoda Dulfer più in alto.
Abbiamo trovato questo passo protetto un pochino lungo ma comunque sicuro se si cade sul movimento delicato. Dopo è molto più semplice ma rimane sprotetto per qualche metro, abbiamo quindi usato un Friend Giallo BD per non rischiare nulla. Davvero godereccio l’ultimo tiro in comune con la via Cinguetti.
Concatenato L1 e L2 anche se con difficoltà verso la fine visto l’attrito.
I passi chiave sono lo strapiombo di L2 perchè molto fisico e il già citato ristabilimento dopo la dulfer perchè molto delicato.
Prima volta per me in Rocca Sbarua, roccia super e birra vicina alla vie grazie al bel rifugio.
Con Francesca, che si è tirata L7 senza timori!