- Accesso stradale
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Prima le info tecniche che interessano davvero: i chiodi vecchi sono stati rimossi, le soste sono state sostituite ed è in corso anche una sostituzione degli spit. Ma non temete, i passi duri si possono ancora superare in artificiale.
Ad oggi la via risulta pulita, non c’è terra sulle prese come segnalato in commenti precedenti.
La via è veramente bella, offre una scalata molto varia: dalle placche e muri verticali con “prese” che possono essere definite tali solo con un grosso sforzo dell’immaginazione, ai tetti e pance che si superano strizzando micro cristalli di gneiss. L’esperienza si conclude inseguendo una delicata fessura che conduce ad un aggettante diedro con divertente ribaltamento finale.
In compagnia di Vulpix, che con solidità invidiabile ha aperto i due tiri più feroci (L2 e L4) e mi ha pazientemente atteso durante la salita di L3.