Ritorno dopo due anni in Sbarua , non ne sentivo la necessità, ma a volte bisogna fare di necessità virtù. Con mia figlia Irene a fare un po di scuola trad, la via si presta bene. Ma che desolazione…sporca, chiodi e spit di tutti i tipi ed età, vie che si incrociano, soste di tutti i tipi e a distanza di pochissimi metri. Sentiero di discesa tipo jungla.
Sarà una mia visione un po nostalgica, ma se il posto di per se è sempre affascinante l’arrampicata su queste rocce mi sembra in decadenza.
Brava Irene a scalare proteggendosi tra muschio e lichene, siamo poi scappati sul terzo tiro della madre degli imbecilli rifiutandoci di fare il quarto tiro della stessa e veleggiando sullo speroncino tra muffa e piastrine di spit tolte…uscita dalla classica con ultima chicca il posizionamento della sosta finale. Valà