Dopo la vena di quarzo con davanti qualche ora ancora di luce e tepore, quello che serve per scalare con un minimo di piacere, siamo scesi per sentiero alla base di questo sperone, per salirne i primi due tiri, presumibilmente i piu’ belli, per poi calarci in doppia all’attacco di funghi sacri di cui gia’ precedentemento detto in merito a questa salita ultima, effettuata ormai sul fare del tramonto, al termina di una giornata spesa per l’intero mattino a cercare siti d’arramicata che non siamo riusciti pur con tutta la volonta’, a trovare. E, cosi finire poi qui in Sbarua, a spendere l’altra meta’ della giornata a recuperare arrampicando al sole con la gunfia altrove a poca distanza..in questa occasione, in piacevole compagnia di..
..Davide