Bellissima via di stampo alpinistico nella cui percorrenza bisogna sempre tenere presente che è stata concepita negli anni ’30, cercando i punti deboli della roccia dove piu facile era proteggersi. Soffre pertanto in alcuni tiri di continui cambi di direzione, per cui sono decisamente consigliati i rinvii lunghi onde evitare gli atriti delle corde, e sconsigliato il concatenamento dei tiri. Davvero pregevole il restyling della via che conserva intatta la sua natura, ma che consente comunque una buona protezione, peraltro facilmente integrabile. Su L5 al fine di evitare notevoli cambi di direzione ho preferito evitare il diedro, salire direttamente la placca iniziale e una volta doppiata ho tenuto una linea più dritta e puntato agli spit della via proveniente da sx usando la sosta della medesima, poco cambia come punto di arrivo, si arriva solamente a un paio di mt dalla sosta corretta che rimane sulla sx, ma una comoda cengia permette di raggiungerla tranquillamente. A mio personale parere la gradazione è un po stretta e qualche passo di 6A lo metterei in conto. Per il resto la relazione è abbastanza precisa. Ottimo il grip nonostante le ripetizioni. Come sempre decisamente scomodo il sentiero di rientro. Oggi con Marta, Nicola, Riccardo e Omar.