Un pezzo di storia che ci tenevo tantissimo a salire, quindi dopo aver portato il socio a fare la Cinquetti e la Normale è stato il mio turno di togliermi questo piccolo sassolino dalla scarpa. Salito prima lo Spigolo Ellena (slegato perché tanto la corda serve a poco in caso di caduta…): linea molto estetica e su roccia fantastica, peccato che siano solo 6m.
Quindi è stato il turno della mitica Vena di Quarzo: difficoltà sempre abbordabili ma assolutamente mai banali, considerando anche l’unico spitrock ad altezza siderale da terra. Alla fine la vena si fa praticamente non assicurati, lo spit infatti è posizionato al suo termine, prima delle placche finali (oggi punto cruciale della via a causa dell’abbondante umidità portata dalla nebbia). Sosta in cima perfetta.
Davvero un pezzo di storia dell’arrampicata (non solo quella della prima salita di Boccalatte ma anche dello spit di Motti a metà), quasi inconcepibile pensare che sia lo spigolo che la vena sono stati saliti nel ’29 con gli scarponi chiodati.
Piccolo appunto: alla base, oltre al nome, mia pare che il grado indicato sia 5+
Con Gianmario, che nonostante l’ora tarda e la giornata maffa ha ancora avuto voglia di farmi sicura sulla Vena.