Si visitano borghi e alpeggi ben ristrutturati e posti su pianori panoramici, percorrendo tratti di belle mulattiere, tratti di sterrato, sentieri ben tracciati. Inoltre si percorre il bel sentiero, ormai esile, che passa nell’area delle miniere di La Sbianca.
Buono il dislivello complessivo 1400m, buono lo sviluppo sui 20Km, tempo medio 7-8h.
Si raggiunge Tavagnasco 320m per la statale che sale da Ivrea in VdA, superato Borgofranco, Montestrutto e raggiunto Settimo Vittone si svolta a sx per Tavagnasco; passato il ponte sulla Dora e la Ferrovia si passa il sottopasso dell’autostrada e si continuare a salire senza deviazioni (per via Ailaro) sino a raggiungere San Bernardo 420m (chiesa con ampio parcheggio).
L’itinerario inizia percorrendo la bella mulattiera a dx della chiesa passando il ponticello (B2 vecchia numerazione) mulattiera che tagliando diverse volte lo sterrato raggiunge Feipiano 1126m, (borgo molto ben ristrutturato con camini “artistici”). Seguendo la strada a dx per poche decine di metri si raggiunge il gruppo di case a monte (dove vi è un incrocio di sterrate), occorre proseguire per poche decine di metri la sterrata di sx in direzione sud e individuare sulla dx (a monte) 1172m la partenza del sentiero (che inizia superando un piccolo muretto a secco) dopo un breve traverso, in direzione sud, ci si trova ben presto fuori dal bosco e si procede tagliando il pendio erboso sino alla bella baita a quota 1340m (gr Lèttola ben ristrutturata con una bella meridiana).
Percorso il breve tratto di strada della baita e superata la sbarra si percorre la strada a sx salendo un paio di stretti tornati e al centro di quello successivo (che svolta a sx) si trova sul lato dx l’inizio del sentiero (con frequenti segnavia rossi) che in direzione nord percorre un falso piano e raggiunge la base di un traliccio dal quale occorre seguire i numerosi segni rossi che proseguono in direzione nord ovest (trascurando i segnavia che portano a svoltare a dx a scendere) si percorre cosi un bel tratto su sentiero più esile ma panoramico sul ripido pendio e si raggiunge la miniera posta poco prima della baita Giacetto inf 1420m. Visitato l’ingresso della miniera si prosegue sul frontale della baita sino a raggiungere una altra zona mineraria dove occorre superare alcuni roccioni (residui di lavorazione) e guadagnare la sterrata che da valle raggiungeva i pressi della teleferica 1380m.
Percorsi alcune decine di metri di sterrato, in semipiano in direzione nord, al termine della strada inizia il sentiero (con segnavia rossi, gialli e blu) che con diverse svolte percorre la costa a scendere ad incrociare la strada a quota 1280m; attraversata si raggiunge la gr Goglio 1215m (ben ristrutturate) lasciandola sulla dx si raggiunge la sottostante strada asfaltata. Percorrendo la strada a salire a sx, dopo in primo tornate, si percorre un breve e ampio dosso erboso panoramico. Di li a poco, poco prima di una sbarra, si svolta sullo sterrato di dx 1260m che perde quota per poi riguadagnarla e raggiunge l’alpe la Piana 1199m e la successiva Ronzero inf 1258m; raggiunta la strada asfaltata la si percorre a dx passando sul ponte del torrente.
Poco dopo il ponte nei pressi della prima casa si svolta a sx 1255m a salire sul prato a raggiungere l’alpe Frera 1295m seguendo i segnavia gialli (mantenersi sulla dx dei pascoli) si raggiungono due ponticelli di legno e il successivo ponte più grande 1390m che porta a risalire il breve tratto di mulattiera che conduce a Scalaro 1413m.
Dalla chiesa di s. Quirico si risale alla strada asfaltata, seguendola a dx, poco prima di Bioley, si svolta alla prima sterrata di dx 1425m (festone di plastica sull’albero e freccia blu a terra in direzione opposta) percorsi 300m circa (perdendo lievemente quota) si individua (in prossimità di un pilone in alto sulla sx) il sentiero (all’inizio apparentemente esile) che scende in direzione est al Piano di Ciamondasco 1122m passando sotto ad alcune pareti rocciose (traccia evidente con rarissimi segnavia sbiaditi).
Raggiunto l’ampio pianoro e la cabina di elettrica di trasformazione si abbandona lo sterrato per scende a sx 1140m il pendio per l’evidente traccia che conduce in breve al poco distante Prato del Tetto 1064m dove lambendo il tornate della strada asfaltata si prosegue sul sentiero sino a raggiungere la chiesa di s. Maria 915m.
Si prosegue ora sull’evidente mulattiera del GTA e 831 che con frequenti svolte e attraversando più volte la strada raggiunge un bel punto panoramico 500m, sul fondovalle, nei pressi di un pilone votivo e di li a poco l’area della miniera di quarzo (con una brevissima deviazione a sx si può avere una idea di come era sviluppata. Si raggiunge ora l’area a terrazzamenti a nord di Quincinetto che verrà attraversato (molte sono le soluzioni) per raggiungere l’abitato di Quincinetto e raggiungere la provinciale (seguire i segnavia GTA e Via Francegena) che conduce a Tavagnasco. Superato il ponte sul rio (prima del sottopasso autostradale) si svolta a dx in località Regione Cascine (cartello segnaletico) risalendo il lato dx org del torrente sino a quota 400m circa per svoltare a sx seguendo brevi tratti di sterrato e di sentieri si raggiunge (di poco a valle) la Chiesa di s. Bernardo richiudendo l’escursione ad anello.
- Cartografia:
- Carta della Valle Dora Baltea Canavesana n.02 1/20000 ed:MUedizioni
- Bibliografia:
- DoraBalteaCanavesana di Forlino & c ed:CDA