Dal Bivio di Sant’Egidio (1700), pedalare su asfalto in salita gustandosi il panorama sulla catena orientale del gruppo del Gran Sasso (M. Camicia, Prena, Brancastello, Torri di Casanova), su tutta la piana di campo Imperatore (il Tibet dell’appennino!) e sul Corno Grande; generalmente si incontrano mandrie di mucche e cavalli che pascolano allo stato brado o vanno ad abbeverarsi al vicino laghetto di Pietranzoni (una pozza in cui si specchia il Gran Sasso!)
La strada sale fino all’albergo (m. 2050, abbastanza fatiscente e famoso perchè fu la prigione di Mussolini durante la seconda guerra mondiale) con alcuni tornanti recentemente intitolati a Marco Pantani che qui vinse per distacco una tappa del Giro d’Italia.
Giunti al piazzale (acqua, chioschi, albergo e funivia), scendere a fianco della seggiovia Fontari verso sud per prati e tracce di mulattiera per poi risalire i pascoli antistanti sempre su tracce di sterrata fino al costone roccioso denominato Le Chiuse sulla carta, ottimo punto panoramico sul Sirente e il versante aquilano.
Dirigersi dapprima in leggera discesa poi in piano e infine in salita (eventuale portage) fino alla visibile stazione superiore della Seggiovia Scindarella. poco più sotto passa il sentiero n. 10 che d’ora in poi percorreremo integralmente fino alla SS 17. Si tratta di una bellissima discesa in single track di circa 1000 metri di dislivello, con tratti molto tecnici e tratti filanti in una valle solitaria e selvaggia, in estate con splendide fioriture.
Giunti al bivio per Fonte Cerreto (ristoranti, bar, acqua) si può decidere di risalire in funivia, oppure pedalare sulla bella strada panoramica, su asfalto, per 15 km e circa 600 metri di dislivello per tornare all’auto.
- Cartografia:
- Gran Sasso d'Italia carta dei sentieri Club Alpino Italiano sez. l'Aquila
- Bibliografia:
- Gran Sasso d'Italia Guide dei Monti d'Italia Cai/TCI