Sulla via sono presenti tutti i chiodi usati nell’apertura (3 di sosta e 4 di progressione), 1 cordino in clessidra e una fettuccia sull’ultima sosta.
Sono comunque indispensabili friends e cordini, le soste sono da collegare e da allungare l’ultima sosta per la discesa.
Lasciata la macchina in prossimità di un ponte, attraversare la proprietà del casolare antistante dirigendosi nella valletta. Si raggiunge il fondo della valle e si seguono le tracce di sentiero stando non troppo distanti dal canale di fondo valle. Arrivati sotto le falesie si risale il pendio a sinistra puntando la base del Pilastro.
L1= 17 m; III, IV; sosta su 2 ch.
Si salgono le facili placche fin dove finiscono. Da qui si sale al terrazzino traversando un po’ a sinistra e poi di nuovo a destra dove si sosta.
L2= 30 m; V; 3 ch, sosta su 1 ch e 1 cl; [tiro chiave].
Si traversa subito a destra per c. 2 m, poi si supera lo strapiombetto e si sale puntando alla base del tetto da dove si traversa in obliquo a sinistra fino a superare la direttiva del tetto. Da qui si può salire dritti per facili placche lavorate (stando sull’arrotondato spiogolo) fino ad arrivare sulla cengia erbosa dove alla base dello spigolo a sinistra si trova la seconda sosta.
L3= 13 m; V; 1 ch; sosta su spuntone.
Si sale tutta la sovrastante fessura fino ad una zona di rocce più rotte (sottostante un alberello) da dove si sale leggermente più a destra arrivando su dei piccoli risalti che portano in cima.