Avvicinamento in sci/ciaspole consigliato: gli attrezzi si portano fino al pianoro dietro le berg. della Gianna inferiore (1800m) e si fa solo un gava/buta per attraversare un rio. Avvicinamento al couloir evidente e scorrevole. Couloir in neve dura stando nella rigola centrale, più crostosetta ai lati. Bellissimo ambiente e difficoltà classiche (nessun materiale necessario a parte 2 picche), qualche risalto più ripido aggiunge pepe alla salita. Molto bella l’uscita sulla spalla a dx della cascata, con passetto di misto tepping e prosecuzione in ambiente “appeso” e da nord. Peccato solo che in quest’ultimo tratto la neve fosse crostosa e non portante, un sollievo per i polpacci ma un po’ faticosa. All’uscita del couloir compare un Viso gigante che prende letteralmente a sberle, da sindrome di Stendhal. Prosecuzione verso la cima di nuovo in sci/ciaspole su buona neve.
Rispetto alla discesa descritta (Colle della Gianna), Marco ha optato per la discesa nel vallone tra Sea Bianca e Piatta Stana, io con gli sci ho proseguito invece fino alla Piatta Stana e da lì fino a Piatta Soglia, per scendere poi nel vallone verso le berg. della Gianna sup. Insomma per lo sci 3 possibilità di discesa una più bella dell’altra, in ambiente solitario, panoramico e il tutto dopo una bella salita alpinistica, tanti punti!
Con Marco, ideatore della salita e massimo esperto dei luoghi.