Da Pecetto si prende la funivia per il Moro; appena a monte dell’arrivo si seguono a sinistra le indicazioni per il lago smeraldo/traversata dei camosci, da cui ci si stacca quasi subito scendendo a sinistra per pietraia fino circa a quota 2600 metri, dove un evidente canale permette di valicare la nervatura rocciosa che scende dalla bocchetta di Galkerne. Si supera detto canale (100 metri circa, delicato: al colletto fix per eventuale discesa) che permette di mettere piede sulla pietraia alla base della parete SE della montagna. Si attraversa detta pietraia in direzione di un sistema di cenge erbose (Expo!) che permettono di guadagnare il filo della cresta, circa alla base di un salto rossastro alto una decina di metri chiaramente visibile da sotto. Qui (ampia piazzola erbosa) inizia la scalata vera e propria
Dal colletto si sale tutta la cresta tenendo sempre il filo, con tratti poco ripidi ed erbosi. Si raggiunge una fascia di placche sormontate da piccoli strapiombi che si superano direttamente (più facile di quello che sembra) e una successiva parete triangolare a lame che si supera esattamente sul filo. Più avanti un gran salto strapiombante si evita per diedro sulla sinistra, e per rocce sempre più articolate si raggiunge la cresta di confine a pochi metri dalla vetta (circa 13 tiri di corda da 50 metri in media). Discesa dalla via normale alla bocchetta di Galkerne e poi con la traversata dei camosci alla funivia, in 40 minuti circa.
- Bibliografia:
- Guida CAI-TCI monte rosa