- Accesso stradale
- Partito da casa in bici
- Equipaggiamento
- MTB
Partito da Bardo vengon 2000d+ abbonamenti e circa tre ore per arrivare in cima, a buon ritmo.
Fino al colle argentera pedalabile al 100%, oltre poco in salita e al 50% in discesa, ma ormai si è arrivati. Conviene lasciare la bici 50m sotto la vetta, tanto oltre è solo d’impaccio.
In discesa 5 minuti sotto il colle argentera ho deviato a dx verso il sentiero che porta al vallonetto, se si intercetta nel punto migliore in breve si sale sulla cresta e si arriva comodamente al vin vert. Mi sono poi un po’ perso nell’ultima parte del sentiero che scende in val fredda, stando troppo a sx e scendendo molto wild su bosco ripido… con gli sci sarebbe stata una linea divertente =)
Al fondo della val fredda, dove c’è il rampone per uscire dalla valle, conviene prendere un sentierino sulla sx, molto flow, che riporta quasi alla fine della strada della val fredda, appena prima della decauville, ed evita l’odiosa rampa con gambe fredde.
Discesa ruspante nella prima parte, qualche bel pezzo tecnico a scendere in val fredda. Trovato una soluzione intelligente per evitare di buttare dislivello dal gran bea (molto più divertente della strada della decauville), poco prima di giungere in zona impianti, prendere il primo sentiero giù a dx che si incontra.
Bellissimo giro per guadagnare un cima sicuramente molto panoramica, e non scontata sulle 2 ruote, con pochissimo portage. Alcuni scorci sul mezzacosta dopo il forte Pramand sono impagabili.
Peccato le odiose moto nella salita al col basset del vin vert.