Le carte IGC nelle nuove edizioni colmano questa lacuna e anche il Bruno nel suo volume Alpi Sudoccidentali inserisce alcune quote e le due cime principali, la Punta (o rocca) della Sella e la Testa della Valletta.
Da S.Anna di Valdieri si seguono le indicazioni per il Rifugio Dante Livio Bianco, salendo lungo una stradina asfaltata che si inoltra tra la via fino alle ultime case, per poi diventare una bellissima mulattiera a tratti lastricata. Si inizia a salire con buona pendenza nel bel bosco di faggi, in alto sul torrente sul versante idrografico sinistro. Dopo il primo tratto la pendenza diventa molto più dolce, e ci si inoltra nel cuore della Valle della Meris, fino ad uscire dal bosco nei pressi del Gias del Prato 1530 m (una scritta su un masso indica che si è a metà del percorso per il rifugio). Qui il vallone si allarga ed inizia ad offrire begli scorci panoramici.
Si attraversa tutto il ripiano erboso nel suo centro, fino a riprendere la salita passando in alto in una gola del torrente. Si procede sul lato sinistro idrografico fino al Gias del Chiot 1700 m (trascurare una deviazione a sinistra) e si risale l’ultima parte del vallone, e dopo una breve serie di tornanti (qualche breve scorciatoia) all’improvviso si giunge al Lago Sottano della Sella; da qui a sinistra in 2 minuti si è al Rifugio Dante Livio Bianco 1936 m (2 h/2h 30′ da S.Anna).
Si prosegue costeggiando il lago sulla destra, percorrendo la vecchia mulattiera ancora ben conservata (eccetto alcune zone franate e un po’ invase da pietrame) che prosegue verso il Passo di Valmiana e il Colle della Valletta; nella prima fase si salgono i pendii erbosi sotto la Rocca del Ciapus e la Gorgia Cagna, poi si entra in una bella conca pascoliva dove è presente un container (inguardabile) del pastore. Si attraversa la conca e la mulattiera riprende a salire il versante con numerose svolte, inizialmente senza possibilità di scorciatoie poi seguendo le comode placconate rocciose si tagliano un po’ di tornanti.
Si raggiunge il bivio per il Passo di Valmiana ed il Monte Matto che si lascia a sinistra, proseguendo a destra per il Colle della Valletta arrivando rapidamente al Lago Superiore della Sella. La bella mulattiera prosegue a destra entrando in un valloncello erboso con altri due piccoli laghetti, finchè si raggiunge la vasta piana erbosa che precede l’arrivo al Colle della Valletta 2488 m, caratterizzato da una zona rocciosa rossastra.
Qui si incontra il sentiero proveniente dal vallone della Valletta di Aisone, con il sottostante Lago Sottano della Valletta.
La mulattiera prosegue (indicazioni per Colle Est della Paur) fiancheggiando in piano un costone roccioso, e poi perde leggermente quota raggiungendo un pianoro (la Vallettina) con due laghetti a breve distanza tra loro.
Per la Testa della Valletta si continua sulla mulattiera lastricata, che si alza gradualmente sulle pendici della nostra prima cima ancora non facilmente identificabile (si è troppo a ridosso). A circa 2600 m, si raggiunge un colletto che si affaccia su un secondo gruppo di laghetti racchiusi tra Rocca di Pan Perdù e la Paur. Qui si abbandona la mulattiera piegando verso nord, in direzione opposta a quella da cui si è giunti. Destreggiandosi tra alcune bancate di roccia si sale facilmente la dorsale in direzione della cima, toccando prima l’anticima preceduta da un breve strappo erboso più ripido, e poi la cima percorrendo la dorsale pianeggiante 2682 m, piccolo ometto di pietre).
Si fa ritorno al pianoro con il primo dei due laghetti incontrato in salita, a circa 2500 m, proprio alla base del versante nord della Punta della Sella. Con un po’ di attenzione si può già identificare il canalino di salita, che è quello di sinistra, più a ridosso della cresta nord (è presente anche un secondo canalino diagonale più a destra).
Si risale il pendio sfruttando un dosso di grossi massi stabili e piacevoli da saltare, portandosi alla base del pendio di erba e pietrame che scende direttamente dalla cima. Si va ad imboccare il canalino di salita, con percorso un po’ faticoso, che è privo di difficoltà (in assenza di neve/ghiaccio) salvo la presenza di qualche pietra mobile, e che sbuca direttamente al grosso ometto della cima 2646 m, posta a picco sul Lago Soprano della Sella.
Per la discesa, si può ritornare per il pendio di pietre già percorso in salita fino al pianoro con il lago, oppure abbreviare un po’ il percorso arrivando in modo più diretto nella zona del Colle della Valletta: si scende dal canalino e poi appena possibile si traversa verso destra aggirando un salto roccioso e poi percorrendo il lungo ed ampio costone che separa i due versanti (Gesso/Stura). Si toccano due modeste elevazioni con ometti di pietra di riferimento e poi si scende facilmente per un pendio erboso raggiungendo la mulattiera poco sotto il Colle della Valletta, dopodichè si fa rientro a Sant’Anna per il percorso dell’andata.
C’è anche la possibilità di effettuare la traversata al Piano del Valasco/Terme di Valdieri passando per il Colle Est della Paur, in questo caso conviene salire prima la Punta della Sella (oppure evitarla).
- Cartografia:
- IGC n°113 1:25000 Parco Naturale Alpi Marittime