Salita 2 volte in 2 giorni in occasione dell’aggiornamento su roccia con gli istruttori della Scuola di Scialpinismo CAI UGET in un fne settimana d’autunno con temperature balneari.
Percorso le diverse varianti e ribattuto tutti i chiodi che ho incontrato che non erano già infissi fino all’anello.
Il “diedro liscio” del secondo torrione presenta un breve passaggio che, se superato senza toccare il terzo chiodo (per altro molto comodo!) mi sembra effettivamente più che V… Lo dico non per giocare al rialzo, ma per cercare di essere oggettivo.
Per conto mio comunque il tiro più impegnativo e anche più bello è la variante di destra sul torrione dopo la calata, bel muro verticale con buoni appigli, su cui si trovano 4 chiodi di qualità varia…( IV+/V- direi).
Nell’insieme una via piacevole , varia e poco impegnativa ma che mantiene un tono alpinistico; sulle tracce di un grande del passato.