Dall’abitato di Caprie, seguite la strada provinciale n. 199 in direzione di Condove. Poco meno di 200 metri dopo la prima curva verso destra, all’altezza di una cava raggiungete la strada statale n. 24. Attraversate quest’ultima e seguitela per pochi metri verso Condove, fino a incrociare una stradina asfaltata che s’inoltra fra gli alberi alla vostra sinistra, accanto al binario della ferrovia dismessa di servizio alla cava. Seguite questa stradina e, prima del ponte sulla Dora Riparia, salite sulla massicciata ferroviaria alla vostra destra.
Attraversate la Dora Riparia sul ponte della ferrovia dismessa, poi riguadagnate la stradina alla vostra sinistra e seguitela passando sotto l’autostrada Torino Bardonecchia A 32. Ignorando una deviazione verso destra, continuate in direzione del versante orografico destro della val di Susa, fino a raggiungere, dopo aver oltrepassato la linea ferroviaria Torino – Modane ad un passaggio livello, l’abitato di Chiusa San Michele (30’).
Al semaforo, attraversate la strada statale n. 25 e seguite via Generale Cantore fino alla fine. Voltate a destra in via Roma e superate l’incrocio con via Longobardi e una chiesetta alla vostra sinistra. La via cambia ora denominazione in via Barella; subito dopo la targa stradale alla vostra sinistra, in coincidenza con una bacheca in legno che sorregge un pannello con indicazioni sentieristiche, trovate una deviazione su carrareccia che punta verso la montagna.
Fatti pochi passi, un cartello in legno indica l’inizio della mulattiera che conduce alla borgata Bennale per l’itinerario n. 504 (45’).
Seguendo le indicazioni del Sentiero dei Franchi (SF), salite nel bosco trascurando un sentiero che s’abbassa sulla destra (bolli gialli). Proseguite sino a raggiungere un ponticello di tronchi su un rio, preceduto da una fontanella.
La mulattiera segue il corso del rio per un tratto, poi s’inerpica per i prati e infine sbuca su una strada asfaltata, che dovete seguire sino a un tornante. Qui riprendete la mulattiera per poi tornare sulla strada asfaltata appena citata e raggiungere la borgata Bennale (m. 933, ore 2 e 10’). In uno spiazzo della borgata, voltate a sinistra superando la fontana e la chiesa, la cui facciata è ombreggiata da un secolare ippocastano.
Sul muro di una casa potete ritrovare le indicazioni del Sentiero dei Franchi (SF), il cui tracciato rientra nel bosco costeggiando una lunga siepe e raggiunge un rio. Oltre il rio, proseguite abbandonando il sentiero che continua diritto e prendendo invece quello che piega a sinistra. Un tratto in decisa ascesa caratterizzato da alcune curve vi conduce sulla strada asfaltata che, passando sotto le case di Molé, porta alla borgata Folatone del Comune di Vaie (m. 986). Poco prima dell’abitato, utilizzando la mulattiera che sale da Vaie salite verso monte e raggiungete le case, la fontana e la chiesa con il campanile (2 ore e 30’).
Sempre seguendo le indicazioni del Sentiero dei Franchi (SF), alzatevi nel bosco e, dopo alcune curve, toccate dapprima una casa isolata e poi l’edicola che precede di poco la borgata La Mura del Comune di Vaie, servita dalla strada asfaltata che sale dal fondovalle e abitata solo nel periodo della monticazione.
Vicino all’ultimo tornante, imboccate una strada sterrata che s’inoltra tra i pascoli, poi, superato un rio, ritrovate le indicazioni del Sentiero dei Franchi (SF) nei pressi di un bivio, prendete il sentiero di destra, che risale un lungo e inizialmente ripido pendio, non lontano da un rio.
Raggiungete una presa d’acqua posta al centro di un’area recentemente disboscata e seguitene il margine sinistro, così da ritrovare le indicazioni del Sentiero dei Franchi (SF). Il sentiero s’inerpica in una faggeta, attraversando una pista tagliafuoco, e raggiunge il crinale che separa le valli di Susa e del Sangone. Proprio sul crinale, incontrate la strada sterrata che sale dal colle Braida e che dovete seguire verso destra.
Nella località “I tre roc” (indicazioni), prendete il sentiero n. 435 (indicazioni colle Bione e colle del Vento, bolli gialli sbiaditi) e seguitelo, superando la Roccia Corba (m. 1489) e la Cima Piana.
Oltre quest’ultima, in leggere discesa, raggiungete il colle Bione (m. 1420, 4 ore e 30’), caratterizzato dalla chiesetta dedicata alla Madonna della Neve, da un’area attrezzata e da un cippo commemorativo dei partigiani caduti nelle valli di Susa e del Sangone. Sullo spiazzo antistante la chiesetta, appena a sinistra del sentiero che vi ha condotti al colle Bione, una palina di legno sostiene il cartello indicatore della località e l’indicazione della Gran Traversata delle Alpi (GTA): a sinistra della palina inizia il tracciato di discesa verso la val Sangone e Coazze (bolli gialli sbiaditi).
Dirigendovi in falsopiano verso Sud, seguite il sentiero che si snoda in un bosco di betulle, sempre mantenendo la direzione Pianiermo, borgata Mattonera e Coazze (sentiero n. 425, cartelli). Dovete aggirare la borgata abbandonata di Pianiermo (m. 1226) sul lato verso monte, mantenendovi al bordo di una faggeta. Giunti alla borgata Mattonera alta del Comune di Coazze (m. 1080, ore 5), un cartello un po’ nascosto fissato a una bacheca indica la direzione per Coazze e appena più a valle, nei pressi della borgata Mattonera bassa, un’edicola votiva segnala l’evidente sentiero su cui proseguire la discesa.
Attraversato un bosco di castagni e raggiunta una strada asfaltata, risalitela per pochi metri verso sinistra fino a ritrovare sulla destra il sentiero (cartello Collina del castello, Coazze). Al primo bivio, tenete la direzione verso destra evidenziata da un cartello in legno che reca dipinta una freccia rossa.
Pervenite poi ad un crocicchio di sentieri dove dovete scegliere il tracciato che scende più ripido, seguendo il quale raggiungete in breve l’abitato di Coazze (ore 5 e 30).